Cassazione: lecito scaricare file protetti basta non usarli a scopo di lucro
mentre corriere.it usa un non meno trionfale: «Scaricare file senza lucro non è reato».
Adesso, a parte l'idiozia nel taglio operato dal titolista del corriere, che sembra che ci siano i file normali e quelli senza lucro, io ho cercato di dare una letta alla legge sul diritto d'autore, e ci trovo sempre il famoso articolo 171-bis che recita:
1. Chiunque abusivamente duplica, per trarne profitto, programmi per elaboratore o ai medesimi fini importa, distribuisce, vende, detiene a scopo commerciale o imprenditoriale o concede in locazione programmi contenuti in supporti non contrassegnati dalla Società italiana degli autori ed editori (SIAE), è soggetto alla pena della reclusione da sei mesi a tre anni e della multa da lire cinque milioni a lire trenta milioni. La stessa pena si applica se il fatto concerne qualsiasi mezzo inteso unicamente a consentire o facilitare la rimozione arbitraria o l'elusione funzionale di dispositivi applicati a protezione di un programma per elaboratori. La pena non è inferiore nel minimo a due anni di reclusione e la multa a lire trenta milioni se il fatto è di rilevante gravità.E ricordo bene che la grande magagna qui sta nell'uso della parola "profitto" anzichè lucro. Che è più generale, e quindi include - in linea teorica almeno, ma non sono un avvocato quindo potrei anche dire cazzate - anche la normale fruizione personale. Questo per i programmi. Per le altre opere coperte da diritto d'autore, rimane comunque la sanzione amministrativa e la pubblicazione su una testata nazionale della sanzione, spiegato bene su Punto Informatico.
Insomma dai titoli dei giornali sembra che come al solito si sia "trovato l'inganno" per poter campare in santa pace nonostante al legge. Ma nella pratica la legge rimane quella che è e scaricare da internet rimane un reato. E poi mica siamo negli states che le sentenze servono come precedente per i giudizi futuri! Insomma, solita idiozia giornalistica al lavoro?
3 commenti:
Se ho capito la questione sono sfuggiti alla prima parte della legge ("Chiunque abusivamente duplica, per trarne profitto") non perché non traessero profitto ma perché non duplicavano - era chi scaricava dal server, eventualmente, a duplicare - e sono sfuggiti alla seconda parte ("vende, detiene a scopo commerciale o imprenditoriale") perché il loro server ftp non aveva scopo di lucro. In quanto alla parte sul rimuovere le protezioni, pare avessero dei crack sul server e quindi non ho capito come ne sono venuti fuori :-P
La cosa deprimente è che, a seguito di notizie come queste (e ne spunta una con cadenza bimestrale) tutto il parentame scaricante, autoproclamatosi legislatore & giudice, ne trae la conclusione che è possibile scaricare impunemente fino al prossimo articolo di questo genere. Il prossimo articolo vedrà l'incriminazione di un quindicenne che scaricava mp3, e via con il coprifuoco fino a contrordine.
E' così difficile dire che le leggi al riguardo sono carenti e repressive, e che chiunque si trovi ad essere giudicato per un reato simile è in balia del giudice o degli avvocati del momento e della loro disposizione nei confronti dei bucanieri? :-)
Pazienza, almeno non abbiamo la RIAA alle calcagna :-)
Questo è vero. Tocca controllare sull'albero del programma creato dal governo c'è la parolina "riforma del diritto d'autore". La parolina "abolizione degli ordini professionali" non c'è per esempio.
Grande Junkie,
grazie mille per la segnalazione e per il sostegno. Tra l'altro l'idea dell'operazione del film gratuito in rete ci è venuta proprio a seguito di alcune letture da Wu Ming...
Ah, tranquillo, tra pochissimo riprendiamo e finiamo la pubblicazione delle scene.
Saluti,
i Licaoni.
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