Quest'uomo sfida la retorica fresca di funerale del ciccione. No, Non Ferrara; avanti, si sà di chi stiamo parlando.
Dall'altra mi faceva notare Sparky che una sera accende la TV e vede P fare il Rigoletto, "Ridi Pajaccio". "C'era un uomo grasso vestito da clown. Eppure era commovente" (parafrasi mia). Merito dell'opera? Di P? In ogni caso non capisco quelli che si buttano e dicono che l'opera è un carrozzone e bla bla blah.
Notavo che più ascolto i telegiornali, più divento Nazional-popolare. Ero indignato, mentre vedevo Paolo Isotta al TG1 sparlare male di P. E fortuna che c'era Zeffirelli (avevo scritto: "Zeffirella". Typo o realtà?) che incanalava la mia indignazione. Adesso, io non ho i mezzi per dire se P fosse veramento un analfabeta musicale o no. Ma posso dirmi ancora indignato del papillon del nostro critico Isotta al tiggì.
Sono passati più o meno 50 giorni, delle ferie abissali. Domani sera di nuovo a Lugano; e non mi dispiace.
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