Il secondo difetto riguarda "una contraddizione delle motivazioni". Tra i testi del primo grado, oltre ai sopravvissuti, spiega Garino "c'erano anche quattro soldati semplici che avevano ammesso di aver partecipato al rastrellamento ma non di aver sparato e ucciso. Come tutti gli altri, del resto. Ora - insiste il pg - "se vale l'assunto che i tre ufficiali sono colpevoli anche se manca la prova certa della loro presenza perchè non potevano non sapere, non si capisce perchè i quattro soldati-testimoni sentiti come testi non siano stati condannati per strage. C'è una palese contraddizione nelle motivazioni che come giurista non potevo non sollevare".Ma se tutti i teste dicono di aver partecipato al rastrellamento e di non aver sparato, e se ci sono stati 560 morti, a me viene da pensare che la grossa discrepanza sia tra le ammissioni degli imputati e la realtà, più che tra la sentenza e le motivazioni forzose. Forse mi sto perdendo qualcosa.
Il resto, qui.
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