Ticino. Interno giorno. Oggi il Gran Consiglio Ticinese (quanto mi fa spaccare questa terminologia politica Svizzera: pare uscita dal libro Cuore) cassa la proposta della Lega (dei ticinesi) di modificare la legge edilizia in modo da vietare esplicitamente la costruzione di minareti. Il leghista promotore della legge:
« Il minareto – ha sostenuto Lorenzo Quadri – non è un elemento essenziale della moschea e dunque non capisco come si possa affermare che la richiesta che avanziamo è lesiva della libertà di culto sancita dalla Costituzione. Quello che si vuole evitare è che in Ticino sorgano simboli di conquista territoriale, di una cultura estranea alla nostra, di una cultura, questa sì, che pone qualche problema per quel che riguarda il rispetto dei dettami della democrazia: bisogna infatti domandarsi se nei paesi islamici si possono costruire campanili o convertirsi facilmente a un’altra religione »E una delle repliche è stata:
Dato che in alcuni paesi islamici è praticamente impossibile edificare luoghi di culto cristiani, è giusto allora proibire da noi la costruzione di minareti?Semplice buon senso animato da un principio di fondo di uguaglianza. Me lo immagino, invece, quello che avrebbe tirato fuori Il PD per stigmatizzare questo leghista di turno: l'orrore della Shoà, la piaga delle cavallette, Barack Obama che disapprova, la questione sicurezza, che norme del genere non risolvono, e via dicendo, in un vortice di cazzate che alla fine avrebbero fatto passare il leghista di turno come una persona di buon senso e -- diciamocelo -- anche pragmatica. Dello stesso pragmatismo di quelli di Turate, per esempio.