A scanso di equivoci, vorrei precisare che il post precedente l'ho fatto più per
divertimento, che per una reale presa di posizione. È vero: in
questa vicenda della querela mi sento sostenitore degli
amministratori di Nonciclopedia. Però Però la cosa vale solo a pelle, perché è anche vero che non si può avere
fiducia nella magistratura un giorno sì e l'altro no. Quindi alla fine
si deve ammettere ciò che è palese: il colpo mediatico di quelli di
Nonciclopedia è stato solo un colpo mediatico. Motivato da ragioni
pratiche molto chiare, per carità. Ma questo non cambia la questione
posta (qui e qui), tra i pochi, da Luigi Castaldi alias Malvino -- il mio intellettuale
preferito della blogsfera.
La questione che Malvino pone non mi trova totalmente in accordo, per motivi che
cercherò di spiegare di seguito, ma ridotta all'osso è la seguente:
cercare l'aiuto dell'opinione pubblica per zittire una denuncia, invece
di sostenere le proprie ragioni davanti ad un giudice, è un modo d'agire
scorretto. Si combatte il processo, e non nel processo. Insomma, si
finisce per essere esattamente come Berlusconi, quel tipo che, per gli stessi motivi, tanto disprezziamo.
Poi
ovviamente ci sono le considerazioni a giustificazione del gesto degli admin di Nonciclopedia: elencatele voi per me, tanto sono
stranote. L'unica di esse che mi pare realmente seria è quella che si potrebbe
chiamare dell'ultima ratio, e cioè che il gesto dello sciopero sia stata
l'ultima opzione a disposizione degli admin nei confronti degli
avvocati di Vasco Rossi che, almeno stando a quanto riportato dai
nonciclopediani, non hanno mai mostrato altra intenzione se non quella di
risolvere la cosa per vie legali.
Ora, questo dettaglio di certo
non va ad intaccare la critica fatta da Malvino, ma vale la pena
comunque di tenerlo presente: quando si tratta di individuare
responsabilità autoriali — così come meriti — i
wiki sono, per loro natura, ineffabili. Detto in parole povere: non si
sa chi ha scritto cosa, e quindi il modo che, in genere, le comunità
wiki hanno di agire è improntato alla pura pragmaticità: nelle questioni
legali la comunità metterà sempre per primi gli interessi del progetto;
le questioni di principio, invece, vengono dopo. È un modo di ragionare
da cinici, lo ammetto, ma bisogna capire che Nonciclopedia, Wikipedia e
i wiki in generale non sono dei semplici gruppetti di amici. È sbagliato attribuirgli le stesse prerogative di un singolo autore. I wiki sono delle
organizzazioni. Dinamiche, certo. Instabili, certissimamente. Ma sempre
organizzazioni sono, e quindi non ci si deve stupire che agiscano in
questo modo.