26 agosto 2007

La rivincita dei nerd

All'inizio non avevo capito la faccenda dei fotomontaggi, poi mi sono messo a cercarne le origini, ho capito il motivo e anche la comicità (ci mette un po' a caricarsi). Adesso posso dire di aver rifatto un po' pace con il principio di libertà d'espressione, che al tempo delle vignette satiriche su Mohamed non riuscivo a farmi tornare. Chi non capisce l'intento castigatorio di quelli del forum di NGI non arriva al punto, scambia la luna con il dito che la indica, si appella alla dignità dei parenti della ragazza assassinata senza capire che la derisione non è indirizzata nei loro confronti.

Ai tempi delle vignette satiriche sul profeta, non capivo come mai il principio della libertà d'espressione potesse -anzi, dovesse- essere tanto superiore da inibire il buon gusto da parte dei vignettisti. Adesso c'è un cattivo gusto che con ogni probabilità farà male alle persone coinvolte nella vicenda, e tuttavia non riesco a vedere perché il dovere al rispetto sia da anteporre alla libertà di espressione, libertà di poter castigare queste due tipe ed il loro -triste- tentativo di accaparrarsi i loro 15' di celebrità.

Questo forse insegna che i principi si applicano usando in primis il buon senso, e non ciecamente, alla Calderoli. Insegna anche che dovrei rimettermi a leggere "La società della spettacolo", visto che me la sgaggio tanto ma poi non passo ai fatti, ma 33 °C alle 9 di sera sono più che una giustificazione!

19 agosto 2007

L'infiltrato

Questa notte ho sognato di essere un agente in borghese. C'era una manifestazione di quelle grosse, piene di cellerini, assetto antisommossa, lacrimogeni e tutto l'arsenale al completo. Nel mezzo della zona rossa, un gruppo di frikkettoni ben inquadrati, ciascuno con lo scudo pavese d'ordinanza, quello dei cellerini, quello trasparente. Un po' di tensione nell'aria, si sarebbe cominciata la missione di lì a poco. E io, che facevo parte di questa squadra di agenti, in mezzo a loro; dovevamo infiltrarci tra i manifestanti, per sabotare il tutto (tutto cosa poi?). Parlando con i colleghi, eravamo infastiditi dal modo di vestire con cui saremmo andati in giro, i capelli sporchi, le acconciature delle ragazze rovinate in degli orribili dreadlock.

A missione iniziata, qualche "scena" dopo, io mi ritrovavo a provarci con una ragazza in una libreria di S. Lorenzo, quelle che ti vendono i quaderni dal carcere di Gramsci, in edizione anni '70. Luoghi di aggregazione, in gergo. Ma ero in paranoia, perché non sapevo se lei era una collega, o se lei sapesse che io fossi un collega; o se io sapessi che lei sapesse che io...

La mattina, stamane, mi sono svegliato male. Avevo mangiato troppo gelato la notte tardi; e mentro lo mangiavo, davano "Film Blu", di Kieslowski.

13 agosto 2007

Cose da fare

Martignano. Mi mancava, da tanto. Una serie di tanti, piccoli, "Bentornato!".