29 novembre 2010

La prosa Rocchiana

E vabbè, ogni tanto bisogna pur rompere il silenzio.

Cable Gate (sapete tutti di che si tratta). Il Sole 24 Ore (conoscete la testata). Christian Rocca (l'autore delle spericolate prose). Scrive:

“Julian Assange, attraverso il suo avvocato, ha chiesto all'ambasciatore americano a Londra se la pubblicazione dei documenti rischia di mettere in pericolo alcuni dei nomi di privati cittadini citati nei file in via di pubblicazione.”

Leggo e penso, toh, che cretino 'sto Assange, ma che, non si rende conto da solo della cosa? Ovviamente Assange non è un cretino (e Christian Rocca non è un giornalista serio) perché la lettera in questione è pubblica e recita così:

“Subject to the general objective of ensuring maximum disclosure of information in the public interest, WikiLeaks would be grateful for the United States Government to privately nominate any specific instances (record numbers or names) where it considers the publication of information would put individual persons at significant risk of harm that has not already been addressed.”

Quindi tutt'altro tono, e ancora una volta peschiamo Christian Rocca con le mani nel vaso della marmellata. Ma si sà, quando il tuo maestro è Giuliano "Pachiderma" Ferrara ...