23 febbraio 2007

Woody


È caduto il governo Prodi e io mi sono beccato la più classica delle influenze, questa settimana.

A voi le dovute conseguenze.

p.s. Come si vive in un paese in cui il nano pelato potrebbe tornare da un momento all'altro? Adesso Prodi non dispiace più a nessuno? :-P

p.p.s. in tutto questo ho perso la mia occasione di divenire famoso nel mondo del cinema. Ma ce ne saranno altre spero!

17 febbraio 2007

Al volo, nuovamente

In questi giorni Gipi sta pubblicando gli studi per il suo nuovo comic novel. Cose stupende. E mi sta venendo la voglia di una campagna piratesca..

La scienza arte del sonno sogno

Alla fine l'ho visto.
E m'è piaciuto. Bello vedere che questa volta Gondry ha abbandonato la struttura circolare per giocare sulla dualità ed il parallelismo. Avevo già letto abbastanza recensioni per sapere cosa mi sarei trovato davanti, ed è stato un bene vederlo direttamente in Inglese. Però però, e su questo do ragione a chi non l'ha osannato, direi che è inferiore, globalmente parlando, al precedente "Ethernal Sunshine Of The Spotless Mind". Forse perché questa volta il maggior lavoro è svolto dal trucco e parrucco (questa l'ho imparata sentendo le chiacchiere di Müller ^^) e dalla scenografia... che è letteralmente portentosa. Per cui alla fine risulta molto grazioso, ma meno incastrato dei lavori cinematografici di Gondry in coppia con Charlie Kaufmann (ho appena scoperto che devo scaricare "The Human Nature", btw!).

Altra visione importante, Accattone. Qui ci devo pensare. Intanto vado a farmi il costume di carnevale per stasera.

15 febbraio 2007

Potevate dirlo prima, cari i miei architetti /2

Assistere a questa critica è stato, a suo modo, istruttivo. Non tanto perché adesso ho acquisito un insight nelle competenze dell'architetto. Non credo che sia così semplice, per quanto l'approccio che usano qui all'Accademia pare così soft che sarebbe più esatto parlare di sensibilità, più che di metodo.

Ad ogni modo, c'era sua eminenza Mario Botta. Il papà di tutti, qui all'accademia. Fondatore; ex preside; eminenza grigia della facoltà; potente architetto (Ticinese, obviously). E l'esame mica era il suo. No, macché, il titolare della cattedra, con i suoi paggi assistenti (mica un cretino insomma), era un tal Carmassi (ho dato un'occhiata a delle cose su internet, pure carine); e Carmassi dava ai suoi studenti l'opportunità di essere criticati da Botta in persona. Un grande onore, minchia.

Mi viene da pensare che mi è capitato un evento paragonabile, quando seguii due lezioni di Corrado Böhm, il professor emeritus del dipartimento di Informatica a La Sapienza. Hari Seldon per gli amici. Doc di "Ritorno al Futuro", se non avete mai letto La Fondazione di Asimov. Uno che una volta disse «quel giovane matematico Britannico di cui non ricordo il nome». Riferendosi a Bertrand Russell. Adesso, visto che vicino a casa mia c'è un cazzo di liceo, che porta il nome di B. Russell, se non altro capisci che il vecchio non sta propriamente su questo pianeta. E pure le lezioni che diede, non stavano su questo pianeta.. ma questa è un'altra storia.

Ma il punto è un'altro. Botta, durante la critica, era un potente tra i suoi adepti. E adulato; e onorato; e riverito. Böhm, un vecchietto simpatico che parlava di cose matematiche impazzite in un'aula mezza in ombra, con una decina di studenti scoglionati a seguirlo. E io non so voi, ma se c'è una cosa che detesto è vedere un uomo potente tra i suoi sottoposti. È il potere, che non sopporto. È la magnanimità, del potente di turno, che gioca a mostrarsi alla pari con gli altri, e gli altri sanno che in qualsiasi momento il gioco può terminare e che poi sono cazzi. E che tocca giocare, purtroppo, non ci sono altre opzioni. E quindi tu vedi due persone che interagiscono, si scambiano battute, espongono le proprie posizioni. Ma è tutta facciata. L'ultima parola è detta sempre dalla stessa persona. E lo capisci subito, quale sarà delle due.

Tornando a piazza Augusto Imperatore, ci sono stati momenti in cui avrei voluto rovinare la carriera di qualche studente d'architettura, durante la visione delle critiche. La traccia del progetto era chiamata "Il museo dell'eternità" o qualcosa del genere. Fattostà che quest'idea di eterno, di immutabile, aveva ispirato tutti allo stesso modo. Primo, eliminare la costruzione di Richard Meier. Secondo, prendere la povera Ara, e ficcarla sotto terra. "Essendo un reperto archeologico", sentivo più volte dire, "riportarlo nel terreno ridarebbe un senso di mistero all'ara". Botta continuava a dire che questo non andava bene, visto che l'Ara e la sua copertura attuale era "una casa dentro una casa". Seppellirla, oltre che metterla in un'altra casa, non era quindi una buona idea. Io avrei semplicemente detto "siete dei coglioni", ma mi sono subito reso conto che sarebbe stato molto meno educativo.

Il massimo s'è raggiunto con i progetti di due tizi che non avevano trovato di meglio da fare che abbattere 80 metri d'argine del Tevere per dare più apertura alla piazza. Uno di loro diceva persino d'aver fatto dei calcoli in cui si vedeva che non avrebbe portato ad alcuna conseguenza. Botta e Carmassi per un attimo - lo ammetto - erano rimasti perplessi. Poi hanno lasciato andare la cosa. Tanto il progetto è finto, direte voi, e avranno detto anche loro. Io cmq mi chiedo che razza di architetti possono venire fuori, se non gli si spiega che ci sono delle cose vincolate, che non puoi toccare, anche se sarebbe fichissimo toccarle. Che il Lungotevere è una via un poco trafficata, e se lo elimini per far posto alla tua piazza, a qualcuno potrebbe venirne a male. Che la gente preferirebbe evitare le inondazioni, ad esempio. Insomma, ho imparato molte cose, a vedere queste critiche.

11 febbraio 2007

Le comiche

Eppoi te scassano pure il cazzo dicendo che vabbé, sì le WMD non c'erano, ma non era così importanti, che alla fine l'Iraq è stata una buona mossa e che - bada bene brutto pacifista del cazzo (colluso coi terroristi) - ora tocca agli altri stati canaglia della lista.

Adesso mi chiedo, non è che in tutto questa guerriglia tra gente col turbante l'aviazione si stava annoiando e si sono inventati questa mossa geniale nella prospettiva di far divertire un poco di più i loro top-gun?

WASHINGTON - A Democratic lawmaker says he will press on with legislation to permanently bar the Pentagon from selling leftover F-14 jet fighter parts despite the Defense Department's decision to pull them off the market while it considers national security concerns.

The spares rank high on Iran's military shopping list.

Continua qui.

10 febbraio 2007

Due segnalazioni al volo

Scaricate electric sheep e lasciate il vostro computer a sognare per tutta la notte..

Via 3quarksdaily, campaign for real beauty. A parte il video che è molto fico, rimango sempre intrigato quando dal mondo delle corporazioni e dei marchi partono campagne contro il loro stesso sistema di valori.

8 febbraio 2007

Potevate dirlo prima, cari i miei architetti /1

Alberto, uno dei miei advisors, mi aveva parlato delle critiche che fanno all'Accademia dove lavoro (lavoro non è proprio il termine adatto... anche se loro sono quelli che mi pagano). Nei giorni passati mi era sembrato perlomeno buffo, vedere pubblicizzato un esame con tanto di volantini appesi in bacheca; tanto più che alcuni di questi recavano stampate le foto degli studenti esaminandi. Una cosa inconsueta, vedere trattato un esame in modo così informale; strana per chi come me viene dal burocratico mondo della Sapienza, quello che la mattina arrivavi all'appello per sapere non tanto di che morte dovevi morire, ma quando ti sarebbe toccata, visto che una persona non può fare più di 20 esami al giorno...
Qui invece le critiche, l'esame in cui il professore e la commissione giudicano i progetti svolti durante il corso, sembrano più a metà tra una comunione ed una prova di saggio. Con tanto di amici che fanno le foto. Mancano giusto i parenti commossi, ecco.

Io sono andato a vedere la critica di non so quale cattedra, visto che il progetto di quest'anno - così mi aveva detto l'unica altra Romana che c'è qui - verteva su Piazza Augusto Imperatore.

Io a quella piazza ci sono in un certo senso legato. Nei miei vagabondaggi del caro vecchio centro storico, ci andavo quasi sempre a finire (ahimè, notare il passato). Ci sono quei grossi portici dei palazzoni fascistissimi che chiudono 3 lati della piazza, come a volerne definire l'unico orizzonte artificiale e bianco sporco, in cui mi capitava spesso d'andare a sostare a causa della pioggia (dopo aver smesso di portare l'orologio dall'età di 15 anni, ad un certo punto della mia vita ho deciso che anche l'ombrello è uno strumento mediamente inutile). Una Domenica pomeriggio stetti lì sotto con la bici per ore e ore e ore, ad aspettare la pioggia che terminasse.

Quella piazza è sempre stata diversa dal resto del centro di Roma. I miei primi ricordi, credo d'averli legati a dei primi pomeriggio assolati, in cui io e mia sorella venivamo trascinati in centro "a fare una passeggiata", dai nostri genitori. E quella piazza sempre deserta.

"Le cose cambiano" (disse il Dalai Lama); è cambiato quello che ancora nei miei ricordi doveva essere il centro storico di una città Italiana uscita dagli anni '70 ma non ancora riempita di negozi per coatti e megastore di cd. Con l'unica fortuna che ancora di Roma si tratta. E anche Piazza Augusto Imperatore è cambiata, pian pianino, nel tempo. La domenica ci fanno il mercatino dell'antiquariato, sotto i portici ovviamente; e sempre lì sotto sono spuntati dei ristoranti na ciiifra chiccosi, e poi vabbè, ad un certo punto un uomo chiamato Francesco Rutelli ha deciso che andava fatto qualcosa.

Se c'è qualcosa di buono che si può riconoscere a Walter Veltroni, è di averci liberato se non altro da Francesco Rutelli, spurgo della politica Italiana. La vicenda dell'Ara Pacis di Richard Meyer, che tanto ha fatto discutere durante l'ultima campagna elettorale, è tutta nata sotto il Rutellato.

Pare che Rutelli, che nella sua carriera ci ha regalato le striscie blu ed una moglie in grado di far sembrare Giuliano Ferrara - per semplice accostamento - un tipo simpatico, abbia deciso che lo stile di Meyer fosse "il più fascista" sulla piazza al momento; ed essendo egli (Rutelli) architetto mancato, che queste sue grandi capacità di giudizio fossero per lui sufficienti per decidere da solo di dare il progetto al nostro Richard. Progetto che nessuno pare abbia mai visto fino all'ultimo, tralaltro.

Ma fin qui i pare. Cosa certa è che io sull'Ara Pacis di Meyer ho cambiato idea dopo averla visitata, e che gli ultimi riserbi in merito al piazzale d'ingresso li abbia disciolti una volta terminato effettivamente i lavori (si sa, sotto campagna elettorale tocca inaugurare, inaugurare ed ancora inaugurare). Altra cosa certa è che io su questa Ara Pacis c'ho anche litigato con mia sorella, che da brava storica dell'arte vede come il fumo negli occhi qualsiasi cosa che sia contemporaneo o post-moderno. Figuriamoci poi se nel pieno centro del tridente capitolino!

Questo per dire che insomma, a questa critica ci sono andato pure incuriosito, euforico anche (eccheccazzo, co tutta sta 'Svizzera un po' di Roma ce voleva proprio!).

(continua)

6 febbraio 2007

Kill -9


La nuova release del kernel di Linux supporta nativamente la virtualizzazione, adottando una Virtual Machine per far girare nel kernel altri sistemi operativi in modalità "guest" (la quale è stata aggiunta ad hoc: precedentemente esistevano solo la kernel land e la userland). Questo vuol dire che gli OS ospiti girano come normali processi, e sono manipolabili dalle classiche utility UNIX come ps, top e kill.

Così non solo uno può killare Windows XP quando crasha, ma oltrettutto lo può fare anche in modi stravaganti!

I grandi misteri dell'universo /2

Aggiungo al volo un esempio di quello che dovrebbe essere uno sport degno di questo nome.

I grandi misteri dell'universo

Mi chiedo come mai questo schifo sia ancora tollerato. Ma la cosa che mi manda più in bestia è leggere prese per il culo del genere:
"Mi vedo attribuita da alcuni quotidiani oggi in edicola, e ripresa nei commenti giustamente sdegnati di diversi organi di informazione, uomini politici e rappresentanti istituzionali, una frase che, se effettivamente rispondente al mio pensiero, meriterebbe una riprovazione anche maggiore di quella che ha provocato."
Come fa questa gente a camminare per strada senza venire linciata? Sono questi i grandi misteri dell'universo secondo me, altro che l'esistenza di Dio ed il Bing Bang...

3 febbraio 2007

it's a matter of time

Ieri sera, la faccia che ha fatto Jeff, mi ora è impossibile da descrivere. Basti dire che io avevo appena ammesso di non aver mai mangiato cucina messicana, e che l'espressione che gli si era formata sul volto non era esattamente di ammirazione. Ma l'esperienza più shockante, ieri, è stata andare a dormire moderatamente alticcio ad un orario francamente ridicolo, probabilmente prima di mezzanotte. Da bravi americani pragmatici i miei ospiti ieri mi facevano un ragionamento del tipo: ma se tu ceni alle 6,30 PM, poi fai lo stesso le 3 del mattino, mai invece che stare in giro con gli amici 4 ore, ci stai 8! Lì per lì non ho trovato molte falle nel ragionamento, ed il problema è che effettivamente quando parli in inglese non ti vengono al volo cose del tipo: "sì ma lo sai che du' cojoni a stare 8 ore sempre colla stessa gente?".

Altro problema: vorrei mettere in piedi una proiezione de "Il Marchese del Grillo", un workshop di romanità per i vari francesi, americani, balcanici, lombardi che sono qui; ma non riesco a trovare file di sottotitoli in inglese. Qualche idea?

1 febbraio 2007

Quest'uomo non sta bene

Dalla homepage di Repubblica.it:
Il Cavaliere ha reagito malissimo alla lettera della moglie. Commissionato un sondaggio lampo per capire le reazioni della gente. Poi un summit e la pubblica ammenda.
Però anche questi non è che stanno meglio (da Corriere.it):
«Veronica e Silvio tra realtà e reality» Alle 11.30 Aldo Grasso e Maria Laura Rodotà rispondono ai lettori: