«You write "Born to Kill" on your helmet and you wear a peace button. What's that supposed to be, some kind of sick joke?»
23 febbraio 2011
Il quinto mistero di Walter
Due cose mi hanno colpito del dibattito che ho visto. La prima è l'ossessione per l'emergenza clandestini. Dalla Tunisia i primi sbarchi sono arrivati dopo quasi un mese dalla caduta di Ben Alì. In Libia siamo ancora nel pieno degli scontri e del caos ma tutti parlano come se domani mattina avremmo i barconi di clandestini a Lampedusa. La Lega cavalca i bassi istinti del suo elettorato, ovvio. Ma la sinistra che si cavalca? Mistero. Il Quinto Mistero di Walter, lo chiameremo.
Poi la sterilità del dibattito “abbiamo fatto bene o male a limonare con Gheddafi per tutto questo tempo?”. Se c'è una cosa chiara, dopo il “discorso” di oggi, è che l'avventura di Gheddafi è arrivata al capolinea. Non ci sarà un futuro per Gheddafi in Libia. Probabilmente per Gheddafi non ci sarà un futuro e basta, ma questo è un altro discorso. Insomma: a che serve stare a spaccare il capello in quattro?
Questi dibattiti sono come le chiacchiere calcistiche del Lunedì. Non servono assolutamente a nulla. Non hanno alcuno scopo di approfondimento e non portano a nessun risultato. Servono giusto a recriminare. E la prossima Domenica ci sarà una giornata di campionato, come sempre. E nulla sarà cambiato.
16 febbraio 2010
Proprio ovunque
«In molte regioni del Sahara sono operative bande armate e terroristi islamici che vivono di contrabbando e di sequestri. Sono perfettamente organizzati, operano anche al di là dei confini nazionali e hanno contatti con gruppi criminali locali. II rischio di sequestro nelle seguenti zone è molto elevato: nelle estese regioni di frontiera con il Niger, l'Algeria e la Tunisia come anche le zone sud-orientali confinanti con l'Egitto (compreso il Gabal Uwainat).»
«L'ingresso in Libia dal confine con il Niger è fortemente sconsigliato. Le strade che collegano i due Paesi sono prevalentemente percorse da immigrati provenienti dall'Africa subsahariana.»
20 novembre 2007
Forse facciamo ancora a tempo
I consumatori danneggiati, se auto organizzarti in comitati, non possono invece utilizzare la class action, né scegliere un avvocato di loro fiducia che li rappresenti. In altre parole, creato un centro di potere, si crea altresì una contrattazione sul suo esercizio e si perdono i vantaggi che la legittimazione di un indefinito numero di soggetti può portare, ad esempio, per la scoperta di nuovi casi.
18 luglio 2007
Lo spot della 500 è una cagata pazzesca
Però, letteralmente, non tutto il male viene per nuocere.
17 luglio 2007
Tutto ciò che appare
La cover story del FT elenca molte cose che possono essere cause della condizione di disparità femminile in Italia, così come possono esserle di altre cose:
In altri casi vede bagliori di luce in episodi che secondo me non sono altro che una riconferma dello status quo, solo un po' più impepati:In the US you can buy milk and bread at any time, and in dozens of places. But Italians trying to shop on Monday mornings, or Thursday afternoons, or Sundays, or evenings, or lunch times, or early mornings, can be disappointed. Most banks are closed at lunch times and Saturdays. A supermarket will advertise on lampposts when it is going to be open on a Sunday, and then shut the Sunday after. And pity the parent – me, in this instance – pounding the streets at 7pm on a Sunday trying to find milk for his baby before bedtime. One pharmacy was open, but didn’t sell milk. There are no convenience stores. In the end I bought some long-life milk in a store where the staff were not speaking Italian.
But for Preti, the student in London, Veronica Berlusconi’s indignant letter signified a stirring of change. “I believe that her bravery could be used as a springboard for Italian women… It is an example of a woman who does not want to accept her inferior status.”Ed infine riscopre 2 delle famose 3 P dell'informazione, quelle di Dantiana memoria:
Barrera jokes: “If you have no idea [for a campaign], you can use a pair of tits, a baby or a puppy.” If that approach did not work with the public, there would be complaints. But there are none, the advertising executives say.Insomma, che siano cause o effetti, non ne manca nessuna. Nulla di nuovo per capire il problema, o per tentare di risolverlo. Anche la lettera della lettrice di Repubblica, non è che aggiunga molto all'argomento. L'idea è: non sono le donne che hanno perso coscienza, sono gli uomini che ragionano con il cazzo. Da cui fondamentalmente ne deriva che il modello di Velina non è criticabile, come modello di vita, purché fatto con auto consapevolezza. Ci sta almeno una contraddizione tipo l'uovo e la gallina, in un ragionamento del genere:
Allora io mi chiedo, cosa dovremmo fare noi mamme italiane con questi ragazzini maschi? perché il problema sono fondamentalmente loro; annegarli da piccoli? buttarli giù dalla rupe tarpea della selezione intellettuale? fargli sistemare la cameretta già a 8 anni così da capire che la parola "maschio" andrebbe sostituita con quella di "persona"?Dire che il problema dell'educazione del maschio/bambino sia proprio nel maschio/bambino stesso, mi pare una gran cazzata, bello scarica barile, sister. È vero, prendo alla lettera la metafora dei maschi/bambini e delle femmine/mamme e questo è un po' paraculo da parte mia, ma non è questo il senso dell'articolo? Il povero genere femminile che si è dovuto adeguare all'ottusità della società maschio-centrica. Continuo a sentire donne professioniste, dalla carriera difficile per l'unica colpa di essere tali, che ti dicono che non c'è nulla di male nel modello velina --purché fatto in maniera consapevole-- ma non ho mai sentito la Canalis fare lo stesso discorso. Sarà un caso? O devo leggere di più Anna o Donna Moderna? mhhh
Questo modo di ragionare è fatalista, e mi ha rotto il fatalismo. Quello che ti dice che l'Italia è già così una merda che: «e che ci vuoi fare?». La seconda frase solitamente è: «non ne vale la pena» (qualunque cosa si stesse riferendo), oppure «fatica sprecata». È questa la tendenza ad accontentarsi a spalare merda su qualcosa, e al tempo stesso a non muovere un dito; e mi ha stancato.
24 giugno 2007
Apri Repubblica.it
12 giugno 2007
Displacement
8 giugno 2007
Dategli le Brioches*
* che poi Wikipedia dice che si trattava di una diceria che girava dai tempi di Maria De' Medici
11 maggio 2007
Mamma li froci!
[via capola]
20 marzo 2007
23 febbraio 2007
Woody

È caduto il governo Prodi e io mi sono beccato la più classica delle influenze, questa settimana.
A voi le dovute conseguenze.
p.s. Come si vive in un paese in cui il nano pelato potrebbe tornare da un momento all'altro? Adesso Prodi non dispiace più a nessuno? :-P
p.p.s. in tutto questo ho perso la mia occasione di divenire famoso nel mondo del cinema. Ma ce ne saranno altre spero!
6 febbraio 2007
I grandi misteri dell'universo /2
I grandi misteri dell'universo
"Mi vedo attribuita da alcuni quotidiani oggi in edicola, e ripresa nei commenti giustamente sdegnati di diversi organi di informazione, uomini politici e rappresentanti istituzionali, una frase che, se effettivamente rispondente al mio pensiero, meriterebbe una riprovazione anche maggiore di quella che ha provocato."Come fa questa gente a camminare per strada senza venire linciata? Sono questi i grandi misteri dell'universo secondo me, altro che l'esistenza di Dio ed il Bing Bang...