Lo spettacolo si presenta come un'enorme positività indiscutibile ed inaccessibile. Esso non dice niente più di questo, che «ciò che appare è buono, ciò che è buono appare». L'attitudine che esso esige per principio è questa accettazione passiva, che di fatto ha già ottenuto col suo modo di apparire senza repliche, con il suo monopolio dell'apparenza.
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