29 maggio 2008

Circolare ministeriale

Ho chiuso i commenti ai nuovi post del blog. I vecchi post mostrano ancora il form per inserire commenti, ma all'atto pratico la cosa è permessa solo agli "addetti del blog" (oh cool, la crew), cioè il sottoscritto.

In sintesi, trovo il meccanismo dei commenti a) scomodo da usare e b) prono a causare dinamiche interpersonali del cazzo. Non che abbia mai avuto la vocazione per rendere questo taccuino il mio megafono personale alle masse, ma se a) è la vera ragione per cui faccio questo, anche b) gioca un po' la sua parte. Uso questo strumento per non interrompere il dialogo con le persone a me care e lontane, e non per generare una discussione pubblica sui temi che qui pubblico; per cui alla fine mi aspetto che i commenti siano risposte personali indirizzate a me e non necessariamente interessino il resto del mondo.

Insomma: se d'ora in poi avrete da rispondere alle minch... pardon, geniali intuizioni che scrivo, allora usate l'email, che è lo strumento più comodo che ho per comunicare, (o al limite messenger) e se proprio ritengo che la cosa possa essere di interesse anche per il resto del mondo, allora la pubblicherò a parte.

p.s. per i Giocatori Dementi: le prese per il culo, invece, le potete indirizzare in lista!

It's all about gentrification (*) baby

E adesso chi jelo spiega a Virzì che la realtà non è come in una favola che finisce con un pollo arrosto a casa di una vecchina alla Garbatella?



* http://en.wikipedia.org/wiki/Gentrification

Altro che i 40 anni del '68

Sto tizio ha messo su Youtube dei video di un concerto dei Dead Can Dance del 1-9-8-6! spettacolo!!

26 maggio 2008

Se un weekend di primavera un viaggiatore

Incredibile. Il soleggiato Ticino è sotto le nubi da una settimana e più mentre il resto della Svizzera a nord delle Alpi è in piena primavera. Vista la situazione ho preso lo zaino e sono andato a Ginevra a far visita al nostro nuovo expat. Beccatevi un po' di foto!

La casa 1

Il nostro novello meteorologo che cerca di dare un'idea del suo nuovo stile di vita (il calice doveva essere pieno ma nella casa corporativa mancavano i liquori)

La casa 2

Il salotto della casa corporativa. Ovviamente Ikea imperante.

alexandreGinevra03

Il vostro delfino preferito piccolo piccolo sotto le possenti colonne della cattedrale di Calvino (quello teologo)

alexandreGinevra04

Ancora nella cattedrale di Calvino. Il meteorologo si fa prendere dalle linee verticali e si immagina il creatore

alexandreGinevra06

Ginevra è la classica città Svizzera. Cioè molto graziosa

Ma che cazz?

Anche questa è Svizzera … ovviamente i palloncini provenivano dalla giostrina di cui sopra.

Manca uno space marine

I padri della chiesa riformata sembrano i padri dell'impero di Warhammer 40000. Non potevamo non farci le foto ricordo.



Warhammer 40000: il monumento

Vedi sopra!

Tram bagnato

Un tram chiamato desiderio. (Questo nome suona bene)

25 maggio 2008

Weimar /2

Introduciamo il reato penale di clandestinità, ma regolarizziamo le badanti. Quelle servono.

Tanto per dare una nota di decadenza stile Weimar. [thru Malvino]

21 maggio 2008

Weimar

Qualche tempo fa rimasi colpito dallo scoprire che l'autore dei famosissimi versi sulla tragedia del Nazismo "Prima vennero...", Martin Niemöller, era stato uno dei tanti esponenti della chiesa Luterana che aveva giustificato il clima di generale discriminazione contro gli ebrei prima delle leggi razziali (con la solita storia di Gesù sulla croce). Ai tempi in cui Hitler si limitava a fare i raduni, e non ancora le parate di carri armati. Poi Niemöller ebbe modo cambiare idea e prendere posizione apertamente contro le leggi razziali, e dopo quello divenne simbolo universale della resistenza intellettuale al Nazismo grazie al poema, anche se poi, alla fine, nello Yad Vashem non ce l'hanno voluto (giustamente direi).

I collegamenti con le vicende italiche di questi giorni, se ve ne possono essere, li lascio a voi, cari lettori.

14 maggio 2008

Uff


Ho appena scoperto che la "cena calypso" è stata sostituita con un "flamenco theme party". E ora che me ne faccio di quelle costosissime ciabattine speciali per le gare di limbo ?!

12 maggio 2008

Sarebbe quasi stata meglio la Carlucci

Il mio Google è così americanizzato che ho dovuto battere a mano la ricerca su Google.it per ottenere informazioni su questo Giuseppe Pizza, sottosegretario al (ministero dell'istruzione e del) MIUR fresco fresco di nomina. Nientemeno il ripescato della Nuova DC. Disgustorama.

Però poi voglio i diritti

Se mai vi sarà una mente geniale come quella di Paolo Villaggio in grado di partorirlo, il 'Fantozzi' del 21esimo secolo, inteso come raffinato sputtanamento della società ad esso contemporanea, dovrà almeno avere una presa per il culo di quello che fanno principalmente gli Italiani al giorno d'oggi. Si mandano e-mail di denuncia. Con i copia & incolla, o con i link. Di Travaglio, di Grillo, del Foglio, del Giornale, di quello dell'Esselunga, di Peace Reporter. Per la pace, per la guerra, per Veltroni, contro Berlusconi, Di Pannella, contro Veltroni, contro Berlusconi (*), su Pannella.

D'ora in poi, inizierò a considerare tutti questi "meditate gente" come se fossero dello spam. Come se lo fossero.

* ora che ci penso, non ho mai visto girare un qualsiasi tipo di appello pro Silvio. È proprio vero che nessuno lo capisce :D

6 maggio 2008

3 maggio 2008

Capolavoro

Attenzione: è vero, neanche io sono un avvocato, ma è stato più forte di me. Prendete questo post come fosse cazzeggio. Ma se vi sembra che il mio cazzeggio non sia nemmeno tanto tale, allora fatemelo sapere.

La postilla finale qualifica l'autore di questo articolo del Sole come Avvocato esperto in materia di diritto delle nuove tecnologie e della privacy ... forse sarà esperto sul serio del diritto delle nuove tecnologie. Decisamente meno è esperto delle "nuove tecnologie" in questione, a giudicare da quello che scrive. E sempre se per "nuove" si intendano cose come la posta elettronica che ha tipo l'età del sottoscritto, ma vabbè.

Primo capolavoro:
Primo. E' stato confermato che la normativa fiscale di riferimento attualmente vigente (art. 69 del d.P.R. 600/1973 e art. 66-bis del d.P.R. 633/1972) non prevede la pubblicazione degli elenchi nominativi dei contribuenti (ossia di tutti coloro che hanno presentato la dichiarazione dei redditi) attraverso siti della rete internet, ma stabilisce espressamente una diversa e specifica modalità di pubblicazione che si realizza attraverso la loro messa a disposizione per la consultazione per un anno presso gli uffici territorialmente competenti dell'Agenzia delle Entrate e presso i comuni interessati (comma 6 del citato art. 69).
interessante uso del termine "confermare". Troverei abbastanza difficile una smentita da parte della normativa, riguardo al fatto che questa non preveda la pubblicazione dei dati via “siti della rete internet”, visto che nel 1973 i-suddetti-siti-della-rete-internet non esistevano ancora. A meno che La Normativa non abbia normalmente (e normativamente) dei poteri di preveggenza, mi sembra che ci sia poco da confermare. Insomma, qui siamo a livello dell'artifizio retorico di seconda mano. Ma andiamo avanti al secondo capolavoro:
Anche il più volte citato Codice dell'amministrazione digitale (d.lgs. 82/2005) non pare più di tanto che possa essere chiamato a sostegno della legittimità del provvedimento. Si, è vero che in tale Codice si stabilisce il principio secondo cui la disponibilità di dati e documenti della PA sia garantita con l'uso delle "più appropriate" tecnologie dell'informazione e comunicazione, ma alle condizioni fissate dall'ordinamento e con i limiti alla conoscibilità dei dati previsti dalle leggi e dai regolamenti, nonché dalla normativa sulla privacy (v. l'art. 50 del Codice suddetto).
Qui l'autore cita l'art. 50 del decreto sull'amministrazione digitale, l'idea di fondo è: si possono digitalizzare i dati fintanto che la normativa vigente lo permette. Come detto prima, la normativa non prevede esplicitamente la pubblicazione dei dati del fisco sul web, per il seccante motivo di non essere in grado di prevedere il futuro (maledizione, mi immagino i problemi quando, nel 2060, vorranno implantarci neuralmente su microchip i dati della PA). Cosa ne deduce il nostro?
Dunque, si torna al punto di prima: in realtà, la normativa attualmente vigente non prevede la pubblicazione on-line degli elenchi. Si può discutere semmai se l'amministrazione avesse potuto creare sul proprio sito un'appropriata procedura informatizzata di accesso alle pagine web che riproducesse la modalità di consultazione degli elenchi cartacei presso gli uffici locali e le sedi comunali (il che non è cosa semplice), ma sicuramente senza lasciare la possibilità di libero salvataggio dei dati (con funzioni di trasferimento file, come precisa l'Autorità).
Questo è veramente da ola. Giustamente un sistema bizantino dal punto di vista dell'usabilità (*) avrebbe salvaguardato la privacy poiché complicato da usare. Al poverino avranno spiegato che è un grosso problema il fatto che i file siano facili da copiare e quindi butta lì l'idea del PDF con i DRM, o del plugin Flash per vedere un documento di testo scannerizzato, o qualche altra panzana simile. Non gli hanno spiegato – forse – il fatto che uno può fare un dump della memoria video della schermata corrente e salvare comodamente in un file BMP semplicemente premendo ALT-PrintScreen. E questo nella più goffa delle ipotesi, volendo fare le cose in maniera manuale e non automatizzata, per intenderci. Non hanno spiegato al poverino che qualsiasi cosa tradotta in 0/1 è copiabile con la stessa facilità di un file di testo. Ma gli avranno spiegato, probabilmente, il grosso problema giuridico della copiabilità degli MP3, da cui la qualifica di esperto in diritto etc. etc.
Insomma, se il sistema avesse reso diffondibili piccole quantità di dati, relative ad un numero ristretto di soggetti (diciamo, chessò, la serie A di calcio?), allora il sistema avrebbe garantito la privacy ... di chi, questo non lo si capisce bene, ma l'avrebbe garantita.

Saltiamo il terzo, che forse è l'unico su cui si potrebbe intentare un'azione legale e che, ahimè, è solo l'ennesima attestazione del fatto che per fare una cosa, nella PA, devi chiedere minimo duecento pareri e nulla osta da altri enti o ministeri. Nel quarto punto, invece, il nostro ritorna al gusto del paradossale che tanto ci avevo entusiasmato prima:
I dati reddituali, così come messi a disposizione sul sito web dell'amministrazione, sono infatti diventati consultabili in qualsiasi momento, in ogni parte del mondo e da parte di un numero indefinito di utenti della rete (assumendo un carattere "ubiquitario", secondo quanto indicato anche dal Garante in un importante provvedimento dell'aprile 2007 sui siti internet degli enti locali). Ciò ha determinato non solo la possibilità di ulteriori utilizzazioni dei dati divenuti di dominio pubblico per scopi diversi dal controllo fiscale, ma anche un'incontrollata ed incontrollabile circolazione dei dati dei contribuenti italiani anche all'estero, e cioè anche in paesi che non hanno alcun sistema normativo che tuteli adeguatamente la privacy degli individui.
Vero, verissimo, sacrosanto. A sentire l'esperto, sono esposto al rischio che qualche mariuolo, magari all'estero, venga a sapere il volume del mio reddito nel 2005 ("mio" in senso lato, Io al tempo ancora studiavo): ergo la pubblicazione è illegale etc. etc.. Insomma, adesso sono cazzi perché ci beccheremo ondate di phishing personalizzato da parte di generali centroafricani che, cercando di guadagnarsi la nostra fiducia giocando la carta del "io-so-quanto-guadagni-quindi-ti-puoi-fidare", ci chiederanno di aiutarli a trafugare ingenti quantità di lingotti d'oro.

OK, OK, il facile sarcasmo non è utile, ed in effetti anche quest'ultima motivazione un giudice la prenderebbe per buona. Ma viene allora da chiedersi cosa effettivamente la PA possa pubblicare su internet. Che tipo di dati? Volendo trarre le conclusioni da questa motivazione, solo dati impersonali. Ad esempio: se i vigili mi caricano la macchina e per sapere in che garage è stata portata è consultabile un database dal sito dei vigili, con i numeri di targa delle macchine sequestrate, non è presente lo stesso rischio? Qualsiasi dato su internet è consultabile sempre e da ogni posizione geografica. Del resto, credevo fosse proprio per questo che era così importante digitalizzare i dati della PA. La motivazione sarà pure formalmente ineccepibile, ma è veramente di tipo 0/1 anch'essa. O tutto o niente. O la accettiamo per buona, e allora tutti i dati di carattere personale – qualunque essi siano – sono inpubblicabili su internet, oppure non la prendiamo per buona, e riprendiamo a pubblicare su internet i dati della PA, sempre nella speranza che questo ci semplifichi la vita; e che faccia guadagnare tanti bei soldini alle ditte di informatica, ma (anche) questa è un'altra storia.

* che poi, a dirla tutta, nemmeno così difficile da realizzare, basta aver scaricato qualcosa da JSTOR una volta nella vita.

Sempre per la stessa storia

Sarebbe fico fare una cosa del genere usando i dati di cui parlano qui. Tanto per avere facce più familiari al posto di quelle dei candidati delle elezioni presidenziali del 2004 (quel pallino insignificante in alto a sx ... quello è John Kerry, c'avete presente?). Oppure le facce degli illustri signor nessun tipo i famosi barbieri del senato, visto che il sistema da noi è diverso.

Magari dopo la tesi ...

[via 3toedsloth]

[DivX - ITA] Redditi 2005

Saggezza delle masse, o idiozia del garante? Bisognerebbe scriverci un paper su questa cosa qui. In meno di 48 ore, partendo dai vari pezzetti scaricati individualmente da una gran quantità di persone, si stanno venendo a formare giganteschi aggregati: quello lì, ad esempio, son 500 mega in formato testo. Presto o tardi il servizio (*) verrà reso nuovamente disponibile – dai cittadini però.

Si può disquisire certamente se sia un bene od un male che questi dati siano adesso distribuiti in maniera incontrollata. (**) Ma si può anche discutere se questo modo di distribuzione sia veramente incontrollato, oppure no. Di certo non si tratta più d'un controllo centralizzato, ma è questo il dettaglio veramente importante? Ovviamente leggendo sui giornali sembrerebbe che sì, lo è. Invece sarebbe bello se da tutta questa esperienza si formasse un po' di "coscienza di classe" sul rapporto tra stato e cittadino, su come l'altro possa essere responsabile dell'uno; il viceversa, già lo conosciamo tutti e conosciamo quanto sia lontano dalla realtà, almeno in Italia.

(*) Ovviamente è molto probabile che non si riesca ad aggregare l'intero contenuto del database del Fisco. La fonte originaria dei dati è rimasta accessibile per un tempo molto breve, ed è molto probabile che in quel lasso di tempo ci siano stati file (relativi a piccoli comuni) che nessuno ha mai scaricato, e che quindi non si è potuto rimettere in circolazione.
(**) Io, per conto mio, mi chiedo semplicemente come mai
dal punto di vista della legge, un dato diventi più o meno pubblico a seconda del metodo con cui viene distribuito. Ma del resto siamo in un paese in cui la Legge è amministrata basandosi sul buon senso di un gruppo di simpatici vecchietti, o mi sbaglio?

2 maggio 2008

Parole parole parole

Del motivo del contendere non mi interessa una virgola, è però interessante notare come inizino a ritornare in voga espressioni che non si sentivano da diciamo ... due anni?
"Giovedì sera ... xxx ha di nuovo messo il Servizio Pubblico Radiotelevisivo a disposizione di yyy ..."