29 novembre 2010

La prosa Rocchiana

E vabbè, ogni tanto bisogna pur rompere il silenzio.

Cable Gate (sapete tutti di che si tratta). Il Sole 24 Ore (conoscete la testata). Christian Rocca (l'autore delle spericolate prose). Scrive:

“Julian Assange, attraverso il suo avvocato, ha chiesto all'ambasciatore americano a Londra se la pubblicazione dei documenti rischia di mettere in pericolo alcuni dei nomi di privati cittadini citati nei file in via di pubblicazione.”

Leggo e penso, toh, che cretino 'sto Assange, ma che, non si rende conto da solo della cosa? Ovviamente Assange non è un cretino (e Christian Rocca non è un giornalista serio) perché la lettera in questione è pubblica e recita così:

“Subject to the general objective of ensuring maximum disclosure of information in the public interest, WikiLeaks would be grateful for the United States Government to privately nominate any specific instances (record numbers or names) where it considers the publication of information would put individual persons at significant risk of harm that has not already been addressed.”

Quindi tutt'altro tono, e ancora una volta peschiamo Christian Rocca con le mani nel vaso della marmellata. Ma si sà, quando il tuo maestro è Giuliano "Pachiderma" Ferrara ...

22 aprile 2010

Literature review

“One of the co- authors of this column found it disconcerting that he had the power to independently alter the Wikipedia article about himself.” [1]


[1] P. Denning, J. Horning, D. Parnas, and L. Weinstein. Wikipedia risks. Commun. ACM, 48(12):152–152, 2005.

21 marzo 2010

Già, Zurigo non è molto differente da Lugano.

Questi tre mesi a Zurigo stanno volgendo al termine.

In realtà Zurigo non è tanto differente da Lugano. È vero: ci sono un sacco di locali; è vero, ci sono concerti, ristoranti, negozi e vita notturna. Ma come Lugano, forse come ogni altra città Svizzera che si affaccia su un lago, Zurigo trasmette, la domenica mattina, Quai General Guisan, un senso distinto di calma e pace: l'essere in un piccolo angolo protetto nel centro del tumultuoso mondo; arrivando finanche al senso di noia che ti attanaglia quando incroci queste coppie di signori ben vestiti, curati, splendidamente invecchiati nella loro indefinibile mezz'età.

Allora mi immedesimo nei panni dell'uomo a spasso con la sua consorte a braccetto, e non posso fare a meno di immaginare che questo signore sia un chirurgo affermato, ora benestante, ma che in passato sia stato in Africa con Médecin sans Frontières (si direbbe?) e nei sanguinari teatri di guerra asiatici. Ora passa la sua mezz'età dorata nella calma a comoda Zurigo, ma la sua vita è stata vissuta e spesa in maniera “eroica” (ma è un aggettivo ad uso degli altri, a lui non piace pensare alla sua gioventù in quel modo).

Questo mia fantasia è l'antidoto alla noia di un'esistenza – laurea, impiego in banca, il Venerdì sera teatro, il Giovedì circolo del bridge – che molto più probabilmente è stata quella di questo mio signore che incrocio la domenica mattina, mentre passeggio lungo il lago di Zurigo.

27 febbraio 2010

Organi di partito


Quando l'organizzazione di cui si è organo stampa – per scelta o per vocazione – è orizzontale, le mansioni da svolgere diventano di colpo alla portata della gente.

In realtà era il portafogli di Bersani.

16 febbraio 2010

Proprio ovunque

«In molte regioni del Sahara sono operative bande armate e terroristi islamici che vivono di contrabbando e di sequestri. Sono perfettamente organizzati, operano anche al di là dei confini nazionali e hanno contatti con gruppi criminali locali. II rischio di sequestro nelle seguenti zone è molto elevato: nelle estese regioni di frontiera con il Niger, l'Algeria e la Tunisia come anche le zone sud-orientali confinanti con l'Egitto (compreso il Gabal Uwainat).»

fonte: admin.ch

«L'ingresso in Libia dal confine con il Niger è fortemente sconsigliato. Le strade che collegano i due Paesi sono prevalentemente percorse da immigrati provenienti dall'Africa subsahariana.»

fonte: viaggiaresicuri.it (grassetto mio)

15 febbraio 2010

Espressioni d'affetto

«Al confronto con i fanatici moralisti di oggi, Savonarola apparirebbe un ciarliero e sereno frequentatore dei salotti televisivi, non degno di un processo e tantomeno dell’impiccagione. Al rogo, invece, per bonificare la palude invereconda della politica, dovrebbero andare tutti i giustizialisti (politici, giornalisti, o magistrati che siano e i cittadini che da questi sono plagiati) nutriti solo dall’odio che, a sua volta, si ciba della salute, della faccia e della serenità altrui.»
Non sapevo che augurare a qualcuno d'andare al rogo fosse diventato un'espressione di stima nei confronti di quel qualcuno. Cavoli quanto cambia in fretta l'idioma.

fonte: ilgiornale.it, 15.02.2010. Ad opera di tal Annamaria Bernardini Pace. Che non si merita manco il link.

19 gennaio 2010

To blog or not to blog?

Da alcuni giorni mi trovo in un residence a Zurigo, Hottigen per la precisione. Come ci sono arrivato non è importante. Piuttosto, volevo parlare di questo grande problema che attanaglia la Blogosfera. Malvino ne parla ogni tre per due, c'è la moria dei blogger, stanno tutti su Facebook a imbellettarselo e lucidarselo (il profilo). Forma Mentis dice che ultimamente scrive male, non gli tira più, tutto colpa della crisi, che non è solo economica, ma anche di idee. Insomma, mala tempora nel digitale. Si rimane fedeli al mezzo, o si cambia al primo vento che soffia da ovest?

Io, ad esempio, ho preso a postare parecchio su Facebook. Link ai giornali, video, altri blog. E' più immediato, e certe volte posso seguire come i miei link vengano ripresi dalle mie conoscenze. E' vero, c'è una certa tendenza a non andare oltre la chiacchiera da bar, "l'è tutto un magna magna" e cose del genere, ma tutto sommato il mezzo si presta bene.

Il silenzio su questo blog è dovuto proprio a questo: scorrendo gli ultimi post, la maggior parte eran tutti centrati attorno a un link di Repubblica, un video. Un volta spuntata una migliore alternativa ecco la funzione esautorata. Trovare una nuova funzione, è questo il dilemma.