30 novembre 2007

Monotematico, lo so

Ma cosa puoi fare quando trovi un talk sui FRATTALI IN AFRICA??!

23 novembre 2007

Toh

Sgravata la tipa. Altri tempi da quel puzzone de Wolfowitz! Che non scatti l'effetto volano?

20 novembre 2007

Forse facciamo ancora a tempo

a fondare un'associazione dei consumatori. La prima causa potrebbe essere sulle scie chimiche. Quanto cazzo c'aveva ragione Debord quando scriveva del "Proletariato come soggetto e come rappresentazione"...
I consumatori danneggiati, se auto organizzarti in comitati, non possono invece utilizzare la class action, né scegliere un avvocato di loro fiducia che li rappresenti. In altre parole, creato un centro di potere, si crea altresì una contrattazione sul suo esercizio e si perdono i vantaggi che la legittimazione di un indefinito numero di soggetti può portare, ad esempio, per la scoperta di nuovi casi.

16 novembre 2007

L'epica critica


Per prima cosa, qui il trattato di Moorcock. Sarebbe interessante vedere cosa Moorcock avrebbe da dire--chessò--su Céline (non ho mai letto Céline, prendo un nome a caso, di uno scrittore molto controverso, politicamente e sul piano letterario), per vedere quanto le due basi critiche (pessimo modo di scrivere + ideologia conservatrice di fondo) si confondano, o si supportino a vicenda.

È vero che preferisco Tolkien a Moorcock, e sinceramente non ricordo una descrizione naturalistica degna di nota nella saga di Elric, mentre ce ne sono a bizzeffe nel Signore degli Anelli, ma questa mi sembra un'argomentazione dello stesso livello di quelle che fa Moorcock. Probabilmente quello che Moorcock cerca di dire, ma che seppelisce sotto una serie di "opinioni sue", è che in fondo in fondo sti scrittori di epic fantasy saranno pure scrittori, ma mai saranno intellettuali, cosa che lui--desumo--invece sarebbe.

Posso infine aggiungere al dibattito che in effetti il mio amico death-metallaro dell'uni, quello che si ascoltava i 7" degli Anal Cunt, una volta mi confessò di considerare Winnie the Pooh come il sostegno paterno che non aveva mai avuto, o qualche roba del genere. Insomma: siamo tutti dei rammolliti perché siamo cresciuti con Tolkien e non con Joyce?

Con preghiera di diffusione

Rigiro quanto mi arriva da Giap:
Succede che troppi ministri, sindaci e giullari divenuti capipopolo giocano agli apprendisti stregoni per avere quarti d'ora di popolarità. Non si chiedono cosa avverrà domani, quando gli odii rimasti sul terreno continueranno a fermentare, avvelenando le radici della nostra convivenza e solleticando quel microfascismo che è dentro di noi e ci fa desiderare il potere e ammirare i potenti. Un microfascismo che si esprime con parole e gesti rancorosi, mentre già echeggiano, nemmeno tanto distanti, il calpestio di scarponi militari e la voce delle armi da fuoco.
Il resto di questa petizione, puntuale, precisa, spietata come non mai, lo trovate qui.

14 novembre 2007

L'ottimismo Gianni, l'ottimismo!

Leggetevi questo articolo da Kataweb Musica ...
notate le panzane ...
notate la foto di Thom Yorke che si regge la testa come se stesse dicendo: "ma chi me l'ha fatto fare, povero me, ora sono povero" ...

(tecnica didascalica, altrimenti nota come "bocca a culo di gallina", il cui padre tutti noi ben conosciamo)

... poi continuate, e leggetevi la sequela di impropèri che si è beccato l'autore nei commenti. :-)

Cose del genere mi lasciano ottimista sul futuro dell'umanità.

8 novembre 2007

Gli pesa il rimorso, al bastardo

Non ci siamo ancora lasciati alle spalle la dittatura del sorriso. Adesso i dirigenti RAI diranno che "eseguivano solo gli ordini", e magari non si renderanno nemmeno conto che è una scusa già usata da ben altri burocrati. E staranno tutti con l'anima in pace. Che schifo.

7 novembre 2007

Forse c'è qualcosa che l'articolo non spiega

Il secondo difetto riguarda "una contraddizione delle motivazioni". Tra i testi del primo grado, oltre ai sopravvissuti, spiega Garino "c'erano anche quattro soldati semplici che avevano ammesso di aver partecipato al rastrellamento ma non di aver sparato e ucciso. Come tutti gli altri, del resto. Ora - insiste il pg - "se vale l'assunto che i tre ufficiali sono colpevoli anche se manca la prova certa della loro presenza perchè non potevano non sapere, non si capisce perchè i quattro soldati-testimoni sentiti come testi non siano stati condannati per strage. C'è una palese contraddizione nelle motivazioni che come giurista non potevo non sollevare".
Ma se tutti i teste dicono di aver partecipato al rastrellamento e di non aver sparato, e se ci sono stati 560 morti, a me viene da pensare che la grossa discrepanza sia tra le ammissioni degli imputati e la realtà, più che tra la sentenza e le motivazioni forzose. Forse mi sto perdendo qualcosa.

Il resto, qui.

5 novembre 2007

Stanno agli sgoccioli

Paradossi di un settore asfittico, l'industria discografica vuole mettere in riga i propri "proletari" e renderli più produttivi. L'ho sempre detto che quei drogati finocchi dovevano andare in catena di montaggio! "Posso suggerire l'uso dello sfollagente?" diceva Eddie Murphy, in un grande film, tanto per dare un consiglio altrettanto inutile, in una situazione differente.

Nel video che ho postato ieri, l'autore di Wikinomics liquida l'industria discografica con una nonchalance sconvolgente: "non capisco perché l'industria discografica non si sia ancora trasformata in una produttrice di servizi anziché di merci". Che è un modo gentile di dire che certi CEO e gente simile non c'hanno ancora capito un cazzo di come fare soldi con la musica. E questo Guy Hands nuovo-capo-della-emi sembra proprio confermarlo.

4 novembre 2007

Ho scoperto Barbara Spinelli

Non so che faccia abbia, quanti anni abbia, quale sia la sua storia. So che ho scoperto gli editoriali di Barbara Spinelli su La Stampa e che mi trovano parecchio d'accordo. Intanto segnalo questo qui, grazie al quale ho scoperto una nuova parola (Anodino! adesso la userò sempre e comunque); indica chiaramente un problema non da poco, quello della discriminazione dei Rom in Europa, che passa inosservato ai più.

Sempre su questo argomento, ho intenzione di cominciare sul serio un progetto che avevo messo nella lista delle cose da fare, che se rivedo mi metto a ridere, o a piangere, tanto è lo stesso, e che langue ivi da quel dì. Prossimamente su questi schermi.

Wikinomics. How Mass Collaboration Changes Everything

Altra roba forte, soprattutto nella seconda parte. Sempre in Inglese, ahimé, anzi, ahivoi. Questo tizio, tra le altre cose, da la migliore definizione del vecchio modo di fare politica che abbia mai sentito, in sole 4 parole. Questo libro finisce subito nella mia wishlist!

2 novembre 2007

See you among the stars, space dog

Quest'anno è il 50esimo anniversario dalle missioni Sputnik. Ho letto e ascoltato parecchie commemorazioni, Gagarin, gli americani in paranoia, poi il volo di John Glenn, e via dicendo.

Ma domani fanno anche 50 anni dal lancio di Laika, nello Sputnik II. Era una missione approntata in fretta per sfruttare il successo dello Sputnik ( in rete c'è un sacco da leggere), quello unmanned. Al lancio il sistema di riscaldamento si ruppe, tenendo la temperatura nella capsula a 40 gradi fissi. Ed a causa dello stress per l'accelerazione, le ci vollero tre ore di assenza di peso per ritornare ad un battito cardiaco normale (viaggiava sui 200 e passa), il triplo di quanto ci si aspettasse a terra. Poi, tra le 5 e le 7 ore dopo il lancio, morì. Di stress. La navicella compì qualche migliaio di orbite attorno alla terra, poi si disintegrò al rientro nell'atmosfera. Come previsto.

A pensarci, in questi giorni, cerco di bilanciare il realismo con l'emozionalità, nel tentativo di proporzionare la morte di un semplice cane con la grande impresa della corsa allo spazio, ma non riesco a smettere di fissare quel puntino nel grande affresco: non è semplicemente una macchiolina che scompare vedendo tutto ad una certa distanza. See you, spacedog.