Sapevo che Roma era la sola città in cui, partendo dal nulla, si poteva salire molto in alto; e non c'era da meravigliarsi, se io credevo di avere tutte le qualità necessarie; al posto del denaro, avevo uno sfrenato amor proprio di cui l'inesperienza mi impediva di diffidare.
Per fare fortuna nell'antica capitale d'Italia, bisogna essere un camaleonte capace di prendere tutti i colori dell'arcobaleno. Occorre essere flessibili, insinuanti, grandi dissimulatori, impenetrabili, compiacenti, sovente ignobili, falsamente sinceri. Bisogna sempre far finta di saper meno di quello che effettivamente si sa e parlare con un solo tono di voce. È necessario esser pazienti, controllare i propri gesti, ed esser gelidi come ghiaccio quando altri brucerebbero; se, per disgrazia, non si ha religiosità nell'animo, bisogna averla nella mente; una persona per bene, deve sopportare in pace la mortificazione di doversi giudicare un ipocrita.
Chi odia queste finzioni, farà bene a lasciare Roma e andare a cercar fortuna in Inghilterra.
«You write "Born to Kill" on your helmet and you wear a peace button. What's that supposed to be, some kind of sick joke?»
27 settembre 2011
Roma vista da Casanova (XVIII secolo)
21 febbraio 2011
Seven hills and two wheels
Naturally, some cities are more accommodating to a cyclist than others. Not just geographically or because of the climate, though that makes a difference, but because of the kinds of behavior that are encouraged and the way some cities are organized, or not organized. Surprisingly, the least accommodating are sometimes the most interesting. Rome, for example, is amazing on a bike. The car traffic in central Italian cities is notoriously snarled, so one can make good time on a bike, and, if the famous hills in that town are avoided, one can glide from one amazing vista to the next. It’s not a bike-friendly city by any means—the every-man-for-himself vibe hasn’t encouraged the creation of secure bike lanes in these big towns—but if one accepts that reality, at least temporarily, and is careful, the experience is something to be recommended.
Rome is quite a dangerous place (in Italian) for cyclists. The mortality rate is 5 times bigger than the EU average. On the other hand, a daily commute with an extra dose of adrenaline always felt good, as far as I remember.
29 maggio 2008
It's all about gentrification (*) baby
* http://en.wikipedia.org/wiki/Gentrification
19 marzo 2008
8 marzo 2008
La tua memoria collettiva fa acqua da tutte le parti
Nella costruzione di questa memoria - di questo bisogno di memoria - c'è una manipolazione, uno scarto anche toponomastico. Via Caetani non è nel mezzo tra Botteghe Oscure e Piazza del Gesù. È lontano un centinaio di metri dal palazzo rosso. È in un'altra direzione rispetto al palazzo bianco. La "nuova" collocazione di quella strada buia nel cuore di Roma scolpisce nella memoria collettiva una rappresentazione sapientemente alterata della morte di Aldo Moro. Liquida con una scelta perentoria ogni necessità di storia ("Tutto è così chiaro"). Ne confonde le logiche. Ne occulta le responsabilità. Rende di "geometrica potenza" la lucidità politica dell'assalto allo Stato delle Brigate rosse. Esalta la "fermezza" delle istituzioni pubbliche e delle forze politiche, anche quando è stata soltanto un espediente strumentale o ipocrita.Io non c'avevo mai fatto caso. E dire che ci sarò passato un milione di volte da quelle parti (c'è un negozio di abiti usati, eppoi quella è tra le zone più belle di Roma …)
Quando finii di leggere questo libro qui, (qui in Italiano) chiesi a mia madre come fosse possibile, che i programmi ministeriali dell'insegnamento della Storia nei licei si fermassero alla Liberazione. Mi disse che quando aveva fatto il Liceo lei, negli anni '60, si fermavano alla crisi dello stato Liberale; conoscere il fascismo era ancora tabù per quella generazione.
Nulla di cui meravigliarsi, dunque.
7 gennaio 2008
Tirare due somme, deh

Tornando ai primi di Gennaio del 2007, ricordo una grande presa ammale legata al ritorno in Svizzera, e l'abbandono di Roma.




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1. Ero arrivato a Lugano per la prima volta in Ottobre, quando le montagne sono arrossate per via dell'autunno.
2. Ma non questo pub, sia chiaro! (questa nota è volutamente incomprensibile)
14 dicembre 2007
28 ottobre 2007
1 luglio 2007
Senza parole...?!
Potrei dirmi senza parole, perché magari l'argomento sembra più un cadavere dei tempi passati, i cui riferimenti sono nomi scritti sui muri delle strade; e perché la cosa più conveniente da dire in un momento del genere, vista la propria appartenenza, è un silenzio di circostanza degno del funerale di un conoscente, non troppo distante da non potervi non partecipare, non troppo vicino dal dovervi prender parte emotivamente.
Io, tuttavia, devo alla mia bicicletta il fatto di non essermi preso una coltellata in pancia, una domenica pomeriggio d'Estate, e devo l'aver subito un'aggressione in pieno giorno al semplice fatto d'essermi trovato davanti--assieme al Puro--ad una scritta fresca di vernice che infangava i muri del mio quartiere, territorio nero nello scacchiere insensato delle lotte politiche tra comunisti e fascisti nella mia città di Roma.
Io mi chiedo concretamente cosa serva per far svegliare la gente di fronte a questo problema. Vale il principio Italianissimo--Romanissimo, in particolare-- del farsi i cazzi propri e del "a chi tocca nun se' ngrugna". Pensavo che fosse morto qualcuno, magari veramente qualcosa si sarebbe smosso, nell'opinione pubblica; e poi ho ripensato al ragazzo morto l'estate scorsa a Focene. E a noi qui, sempre daccapo.
Vorrei analizzare lucidamente la situazione. Scrivere i miei own two cents sull'argomento, forte magari dell'obiettività data dalla distanza. Mi piacerebbe essere d'aiuto in questo modo.
14 giugno 2007
Ci siamo
(Altra buona notizia: Ecoincentivi per rottamare i vecchi ciclomotori.. e per l'acquisto di biciclette!)
4 giugno 2007
Bentornato, mi disse

Credo di aver capito a fondo il concetto di ottmizzazione: treno venerdì pomeriggio, arrivo in città alle 10 pm, diritti al palazzo dei congressi, alba, nanna, sveglia a mezzogiorno, pranzo dai miei, incontrare Sparkybus e Arianna, giro per Roma, cena al Paella 2 (scarso) poi di nuovo al palazzo dei congressi, alba, nanna, colazione all'una, giro al Roma EST a comprare scarpe italiane per Pilchin, prendersi un tiramisù da Pompi col Nether, giro per Roma, cena dai miei, Stazione termini, cuccette, cappuccio e briosche dietro alla stazione centrale a Milano, treno per Lugano. Lugano. Non sono stato abbastanza hardcore da riuscire ad andare filato al lavoro, come ha fatto Cyrus. Me la sono presa comoda per un'ora e mezza, pranzando a casa, prima di riandare in ufficio a leggere email, stampare cose: cazzate del genere, insomma.
Ecco, esausto è la parola giusta credo.
(Alvan Noto, Nathan Fake, Giardini di Mirò: spettacolo. Mike Patton & Fennesz mi hanno lasciato disappointed)
31 maggio 2007
30 maggio 2007
17 maggio 2007
Blaxploitation
Female Nudity / Beautiful Woman / African American / Drugs / Sex
... il che dovrebbe bastare!
Altra piacevola scoperta, a Dissonanze ci sarà Michelino Patton! E i Nohaybanda trio al Branca la settimana prima! Non capisco proprio come si faccia a lavorare in un mese come Maggio!
22 aprile 2007
14 aprile 2007
Politics is boring
La Città si collocherà all'interno del Campo Boario nell'ex Mattatoio di Testaccio. Un luogo già attraversato da differenti sperimentazioni di riutilizzo di spazi pubblici, creazione di lavoro, promozione di prodotti equi e solidali, ecc. Ora un ampio intervento del Comune di Roma mira a riqualificare l'intera area, affiancando alle associazioni, cooperative ed al centro sociale già presenti, l'università Roma Tre, l'Accademia di Belle Arti e la Città dell'altra economia.
Adesso, a me sinceramente non interessa schierarmi tra gli indignati o gli gnorri all'interno della sinitra, né tantomeno con gli insaziabili o i sardonici a destra.
Sentivo il commento su Radio Onda Rossa alla faccenda e l'unica cosa che notavo, tornando da 3 mesi di compassata politica Federale (o peggio, Cantonale), era il fervore della speaker. Difendeva la causa Rom più per passione antropologica, che per attivismo vero e proprio, credo. Alcuni passaggi erano totalmente privi di senso (missing the point, sarebbe da dire). Sono d'accordo a ritenere sgradevoli i commenti da parte di AN sul fatto che anche con questo sgombero il comune non fa nulla per arginare la "criminalità nomade" (gli insaziabili di destra, per l'appunto), ma non mi puoi controbattere a questa cosa dicendo "come se non esistesse la criminalità normale"! Cristo, la fortuna con la cornucopia ci vede meglio di te allora!
L'altra notizia riguarda la manifestazione e gli scontri al quartiere cinese di Milano. Nel mezzo del generale sgomento che si accompagna a qualsiasi cosa abbia a che fare con le comunità cinesi Italiane, io sinceramente ci vedo una cosa positiva: ci si lamenta sempre della segretezza, della chiusura verso l'esterno, dell'ostilità delle comunità cinesi nelle città Italiane. E questa volta invece sti cinesi prendono e si mettono a manifestare! Con tanto di cartelli e bandiere rosse (altra cosa curiosa: ma non sono gente fuggita da lì?). Poi il motivo, le botte, i danni, le violenze, quelle possono pure essere sbagliate o che altro, ma non è una volta tanto bello vedere che questi fanno proprio ciò che gli si rimprovera di non fare?
12 aprile 2007
Very Important Person
Mi sento quasi un VIP. Possibile che conosca così tante persone? Ho avuto l'occasione di ribeccare gente che non vedevo da tre anni, e di beccare tre volte in due giorni gente in punti sparsi di Roma, assolutamente casualmente. Punti nel tempo e nello spazio, ci sarebbe da dire.
8 febbraio 2007
Potevate dirlo prima, cari i miei architetti /1
Alberto, uno dei miei advisors, mi aveva parlato delle critiche che fanno all'Accademia dove lavoro (lavoro non è proprio il termine adatto... anche se loro sono quelli che mi pagano). Nei giorni passati mi era sembrato perlomeno buffo, vedere pubblicizzato un esame con tanto di volantini appesi in bacheca; tanto più che alcuni di questi recavano stampate le foto degli studenti esaminandi. Una cosa inconsueta, vedere trattato un esame in modo così informale; strana per chi come me viene dal burocratico mondo della Sapienza, quello che la mattina arrivavi all'appello per sapere non tanto di che morte dovevi morire, ma quando ti sarebbe toccata, visto che una persona non può fare più di 20 esami al giorno...
Qui invece le critiche, l'esame in cui il professore e la commissione giudicano i progetti svolti durante il corso, sembrano più a metà tra una comunione ed una prova di saggio. Con tanto di amici che fanno le foto. Mancano giusto i parenti commossi, ecco.
Io sono andato a vedere la critica di non so quale cattedra, visto che il progetto di quest'anno - così mi aveva detto l'unica altra Romana che c'è qui - verteva su Piazza Augusto Imperatore.
Io a quella piazza ci sono in un certo senso legato. Nei miei vagabondaggi del caro vecchio centro storico, ci andavo quasi sempre a finire (ahimè, notare il passato). Ci sono quei grossi portici dei palazzoni fascistissimi che chiudono 3 lati della piazza, come a volerne definire l'unico orizzonte artificiale e bianco sporco, in cui mi capitava spesso d'andare a sostare a causa della pioggia (dopo aver smesso di portare l'orologio dall'età di 15 anni, ad un certo punto della mia vita ho deciso che anche l'ombrello è uno strumento mediamente inutile). Una Domenica pomeriggio stetti lì sotto con la bici per ore e ore e ore, ad aspettare la pioggia che terminasse.
Quella piazza è sempre stata diversa dal resto del centro di Roma. I miei primi ricordi, credo d'averli legati a dei primi pomeriggio assolati, in cui io e mia sorella venivamo trascinati in centro "a fare una passeggiata", dai nostri genitori. E quella piazza sempre deserta.
"Le cose cambiano" (disse il Dalai Lama); è cambiato quello che ancora nei miei ricordi doveva essere il centro storico di una città Italiana uscita dagli anni '70 ma non ancora riempita di negozi per coatti e megastore di cd. Con l'unica fortuna che ancora di Roma si tratta. E anche Piazza Augusto Imperatore è cambiata, pian pianino, nel tempo. La domenica ci fanno il mercatino dell'antiquariato, sotto i portici ovviamente; e sempre lì sotto sono spuntati dei ristoranti na ciiifra chiccosi, e poi vabbè, ad un certo punto un uomo chiamato Francesco Rutelli ha deciso che andava fatto qualcosa.
Se c'è qualcosa di buono che si può riconoscere a Walter Veltroni, è di averci liberato se non altro da Francesco Rutelli, spurgo della politica Italiana. La vicenda dell'Ara Pacis di Richard Meyer, che tanto ha fatto discutere durante l'ultima campagna elettorale, è tutta nata sotto il Rutellato.
Pare che Rutelli, che nella sua carriera ci ha regalato le striscie blu ed una moglie in grado di far sembrare Giuliano Ferrara - per semplice accostamento - un tipo simpatico, abbia deciso che lo stile di Meyer fosse "il più fascista" sulla piazza al momento; ed essendo egli (Rutelli) architetto mancato, che queste sue grandi capacità di giudizio fossero per lui sufficienti per decidere da solo di dare il progetto al nostro Richard. Progetto che nessuno pare abbia mai visto fino all'ultimo, tralaltro.
Ma fin qui i pare. Cosa certa è che io sull'Ara Pacis di Meyer ho cambiato idea dopo averla visitata, e che gli ultimi riserbi in merito al piazzale d'ingresso li abbia disciolti una volta terminato effettivamente i lavori (si sa, sotto campagna elettorale tocca inaugurare, inaugurare ed ancora inaugurare). Altra cosa certa è che io su questa Ara Pacis c'ho anche litigato con mia sorella, che da brava storica dell'arte vede come il fumo negli occhi qualsiasi cosa che sia contemporaneo o post-moderno. Figuriamoci poi se nel pieno centro del tridente capitolino!
Questo per dire che insomma, a questa critica ci sono andato pure incuriosito, euforico anche (eccheccazzo, co tutta sta 'Svizzera un po' di Roma ce voleva proprio!).
(continua)
19 dicembre 2006
Operation Chrysalis /2
h. 22.00
Scena finale, inquadratura 19 su 30! Siamo vicini alla meta... la pausa cena in corso: casa di Mauro e Sandra messa sottosopra, si lavora incessantemente dalle 9 di stamane, tra prese che non funzionano e attori che rischiano il collasso da freddo! Quale sarà il primo festival cinematografico che ci premierà?
Il protagonista in questo momento è al trucco, si avvicina la metamorfosi totale e... ma non posso svelare altri dettagli, o vi rovinerei il finale!
C'è chi ha in programma un ending alternativo.. ma questa è un'altra storia!
p.s. la foto è opera della padrona di casa!