21 luglio 2009

“E perché non vengono più?”

Ce ne sono certamente di più clamorose di battute di B. tra quelle pubblicate oggi dall'Espresso, ma quella che mi ha dato più da pensare è la seguente:
SB: io sono andato in Finlandia...mi hanno fatto vedere una cosa...una chiesa di legno, cadente...Noi qui abbiamo...40mila parchi storici con tutti i tesori dentro, 3500 chiese, 2500 siti archeologici, pari al 52% di tutte le opere d'arte catalogate al mondo e al 70 % di tutte le opere d'arte catalogate in Europa: questa è l'Italia.
Frasi come questa, un miliardo di volte le avrò sentite; per vantarsi, spesso, o per asserire l'ovvio: che l'Italia è culla dell'arte lo sanno anche i sassi. Per ricordare che siamo invidiati da tutto il mondo. Però mai le ho sentite pronunciare per sancire un dovere morale; per motivare il principio di salvaguardia del patrimonio nazionale. Si tratta del nostro bene più prezioso -- questo ci diciamo l'un l'altro -- ma non ci si sente mai in dovere verso di esso. Non lo dice l'imbianchino, l'insegnante, il prete, il dentista; non lo dice la prostituta, e su su fino al presidente del consiglio, che a quanto sembra non lo dice neanche lui -- e non s'è dovuti andare nemmeno poi tanto su.

C'è una teoria secondo la quale lo scrittore William Shakespeare non è mai esistito, e quello che noi leggiamo che porta il suo nome sarebbe in realtà l'opera collettiva di tanti anonimi; o forse di Marlowe, che avrebbe scritto dietro pseudonimo. Secondo la teoria, lo spirito dell'opera Shakesperiana proviene direttamente dal bagaglio culturale della società inglese del 17° secolo, al punto tale che non è nemmeno rilevante chiedersi se mai quel William Shakespeare -- quel tipo mezzo pelato e con l'orecchino -- sia veramente nato a Stratford-upon-Avon, perché le sue opere sarebbero comunque state scritte. In un certo senso, aleggiavano nell'aria in attesa di una mano che le trascrivesse su carta. Allo stesso modo si dice spesso che B. sia al tempo stesso causa ed effetto del degrado della società italiana; che è inutile fermarlo, perché ha già vinto.

Secondo me B. non è né migliore né peggiore delle persone che lo hanno eletto. Scopa senza preservativo, e si lamenta che gli mettono troppo zucchero nel caffè. Ragiona che sarà l'unico capo di stato ad essere stato presente a tre diversi G8 nel corso della storia, forse nemmeno rendendosi conto che l'economia del globo è appena crollata; gli basta il dato sportivo, è a tre G8, come fosse il Brasile a 5 coppe del mondo. Si può parlare della contingenza che ci ha portato B. al potere, ma secondo me il punto è un altro. Bisogna cambiare noi stessi, prima di chiamare in causa lo spirito dei tempi. Solo allora riusciremo a liberarci di B. e dei suoi servi.

14 luglio 2009

Non è difficile

Facile aderire ad uno sciopero dei post quando si è in un periodo di astinenza. In compenso leggo molto.

2 luglio 2009

Quando un unico blocca fa da governo ed opposizione

“Non si può pensare di risolvere il tema dell’immigrazione solo con politiche domestiche sulla sicurezza. Sarebbe come mettere un francobollo su una parete grande migliaia di chilometri. Proviamo a pensare in modo globale non solo a questioni connesse all’economia ma anche alla cultura politica e alla qualità del dibattito culturale. Proviamo a farlo con due punti di riferimento, una maggiore distribuzione della ricchezza e una maggiore coesione tra Nord e Sud del mondo. Se non lo si fa non ci si deve poi meravigliare se fa capolino non solo l’immigrazione biblica ma anche lo scontro di civiltà tra Islam e Occidente”
Gianfranco Fini, 1 Luglio 2009. *
Se si pensa che queste parole sono pronunciate dalla stessa persona che ha firmato la legge Bossi-Fini, se ne ricava la misura di tante cose: dell'ipocrisia umana, certo, ma anche dell'ingenuità delle persone. E del grado di democrazia di quel paese a che si trova a 40 Km da dove scrivo. Ma ora basta: queste son polemiche, e le polemiche fanno rattristare il nostro presidente Napolitano.