Beh, dopo averlo visto l'unica cosa che è rimasta certa nella mia testa è che
i documentari spettacolari che vanno di moda da Michael Moore in poi, sono inutili. O meglio, sono un puro paradosso se non altro per il fatto che hanno come slogan implicito questo "pensa con la tua testa", cosa che in realtà essi stessi cercano di evitare. Per esempio mi piacerebbe un giorno vedere uno di questi "documentari" in cui fanno parlare sia i pro che i contro un dato argomento y. Poi ci sono tante piccole cose che ti fanno capire che qualcosa non va:
- Prendersela con i media funziona sempre. Questa cosa mi fa spanzare: sia questo che quello di Gore danno ai media la colpa di tutti i mali. Gore li accusa di rendere tutto più confuso ed in questo modo adombrare la solida realtà: ovvero che il consenso scientifico sul global warming esiste ed i pochi che lo negano sono pagati dalla Esso. Questo di Channel 4 invece li accusa di aver creato il clima di isteria attorno al global warming per cui ormai se ti azzardi a negarlo sei un eretico.
- Citare citare ma fino ad un certo punto. Ad esempio questo Great Global Warming Swindle riesamina la parte di "An inconvenient truth" in cui fa vedere la correlazione tra temperature nell'artico e presenza di CO2 nell'atmosfera (il pezzo in cui, poi, sale su un elevatore per arrivare a puntare il dato della CO2 attuale, se non ricordo male), e lo smonta spiegando che effettivamente la correlazione c'è, ma che Gore si è dimenticato di dire che è sfasata di 800 anni; ma poi ad esempio se fai una ricerchetta su google scopri che uno degli intervistati, il prof. Carl Wunsch del MIT ha visto il suo intervento fondamentalmente distorto:
In the part of the "Swindle" film where I am describing the fact that the ocean tends to expel carbon dioxide where it is warm, and to absorb it where it is cold, my intent was to explain that warming the ocean could be dangerous---because it is such a gigantic reservoir of carbon. By its placement in the film, it appears that I am saying that since carbon dioxide exists in the ocean in such large quantities, human influence must not be
very important --- diametrically opposite to the point I was making---which is that global warming is both real and threatening.
- Theories are easy. Ad esempio ad un certo punto si mette ad analizzare la "storia" di come è venuta fuori la teoria del Global Warming, e beh, ci crederete o no è stato tutta una convergenza tra la Tatcher, che aveva bisogno di discreditare agli occhi dell'opinione pubblica le fonti di energia fossili, visto che ai tempi non si fidava del Medio Oriente (!), che quindi spingeva per il nucleare, e le frange di estrema sinistra ambientalista, che come tutti sappiamo sono formate da neo luddisti wannabe. E io a questo punto spero che sia vero, perché sarebbe veramente troppo divertente!
- "Soluzioni concrete, non slogan. Meno tasse più lavoro." Questo è il contenuto di una pubblicità elettorale che tappezza le vie di Lugano (ci farò un altro post, sull'argomento). Ed è abbastanza palese che a leggerlo qualcosa non va. E questi documentari sono uguali. Ad esempio si fa beffe del principio di precauzione (di cui avevamo già parlato vero Ale?), e va bene, ci posso stare, se non altro se lo vedi dal punto di vista puramente economico (e non dico questo per sminuire il punto di vista economico) è ovvio che il principio di precauzione è bullshit. Però poi in maniera altrettanto arbitraria demolisce l'intera idea delle fonti di energia rinnovabile con un'argomentazione del tipo: visto che non funzionano ora, è inutile stare a perderci tempo, lasciamo che gli africani usino il loro petrolio, il carbone e via dicendo.
- Certe spiegazioni non mi fanno stare più tranquillo, per nulla. Il documentario spiega il global warming (che è un dato di fatto, almeno quello) in termini di attività maggiorata del campo magnetico del sole, che determina i raggi cosmici, che a loro volta determinano la formazione di nuvole che a loro volta determinano il riscaldamento. Morale della favola, se il sole continua a spingere col campo magnetico, noi siamo cotti (letteralmente), indipendentemente da quello che possiamo fare. A me questo non mi fa stare affatto tranquillo! :-) :-o
Questo il grande merito di questo documentario, di essere biased come lo è quello di Al Gore. E poi di contenere la battura sugli scoiattoli del Sussex che mi ha fatto tagliare! :-D
2 commenti:
Ciò che mi stupisce è l'ingenuità del linguaggio, in molti documentari "scientifici" di questo tipo (questo in particolare non l'ho visto, ma mi baso sulla tua descrizione).
Come non mi fido del detersivo che promette capi davvero più bianchi, oramai non mi fido più di un certo modo di proporre informazione. Non può essere sempre colpa dei media, non possono sempre esserci spiegazioni fantasiose e complottistiche dietro a tutto, basta con queste pause drammatiche e queste interviste sezionate e rimontate - ed anche malamente.
Oramai è difficile scavalcare il pregiudizio che ho sviluppato di fronte a chi pretende di insegnarti a pensare ed invece vuole solo pensare per te.
(Cielo, anche quest'ultima frase mi sa di trito luogo comune... aiuto! :-( )
L'idea che mi sono fatto di questo documentario è che i produttori sono andati da vari scienziati più o meno neutrali con la proposta di parlare dell'intera faccenda del global warming, cercando di analizzare criticamente le affermazioni di entrambe le parti, i pro ed i contro.
E poi da quelle interviste hanno fatto lavoro di cut&paste per tirare fuori un discorso anti global warming causato dall'uomo.
Un peccato perché a differenza del doku di Gore, questo è basato solo su interviste a scienziati e politici, quindi usando un gergo ed un linguaggio tecnico anche decente.
Peccato che poi il montaggio ti permette di far dire ad una persona quello che vuoi (mitica la puntata dei simpson con la finta confessione di stupro di Homer, in cui si vede l'orologio andare avanti e indietro da una scena all'altra!)
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