1 giugno 2007

Occhio all'amperometro

Mi ha colpito la notizia della manifestazione dei verdi su Repubblica.it. Confesso di aver pensato ad un hype eccessivo da parte del giornalista, che rendeva conto del viaggio di 300 km, da Firenze a Roma, del cinquino elettrico. Francamente ero rimasto alle auto elettriche che erano ancora sostanzialmente inutilizzabili. Un paio di hop partendo da Google, e sono arrivato qui:
E' curioso anche come la prima prova per questa auto retrofittata elettrica sia un viaggio di 300 km: proprio ciò per cui le auto elettriche NON sono concepite. Pietro (e noi con lui) ci stiamo rendendo conto che, se anche l'elettrico dovesse aiutarci nella crisi energetica, la nostra vita è destinata a cambiare di molto. Niente più weekendini in costiera o in montagna, niente più cenette dall'amico in campagna, praticamente niente più viaggi se non molto occasionalmente in treno. Col petrolio, finirà molta della nostra libertà ed indipendenza.
Il che da biciclettaro, non mi sembra una profezia così allarmistica. Insomma, per un anno ho fatto gitarelle in costiera e montagna durante il weekend, usando l'arma del treno+bici. Certo, tutti noi biciclomuniti eravamo consapevoli che molti percorsi non fosse praticabili senza l'ausilio della macchina che ti scarica all'inizio del trail senza perdere l'intera mattinata. Ma viene cmq da pensare che forse il problema non sarà una limitazione della libertà (questo è wishful thinking, in parte), ma solo un aumento del senso pratico che tutti noi dovremo avere per continuare a fare la vita che facciamo; modulo certe approssimazioni ovviamente (il famoso caffè a Napoli in 2hr di viaggio magari sarà impossibile). Inoltre l'altro fattore determinante sarà la gradualità del cambiamento. L'importante anzi, sarà far passare questo nuovo modo di fare non come fosse l'inizio dell'Autarchia, così: dall'oggi al domani. Quella sì che sarebbe una grossa presa a male!

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