9 dicembre 2007

Paragone a tiepido

Secondo me, avere un programma di Luttazzi in palinsesto (di cui non ho visto nemmeno una puntata, non avendo la tivvù), è un po' come avere un acquario di Piranha in salotto. Bello quanto te pare, ma se ci metti un dito dentro e te lo staccano a morsi, non capisco perché poi te la prendi con loro.

Per il resto, se sono veri e condivisibili i due paragoni a tema familiare che si fanno qui, mi chiedo se una netta presa di posizione della rete non sarebbe stata altrettanto efficace, anziché ricorrere alla chiusura-censura. Perché sinceramente motivare la cosa dicendo che è stato un provvedimento volto alla salvaguardia del "buon gusto", mi sembra decisamente contraddittorio.

In ultimissimissimo, sentivo un'intervista ad un tipo xy che descriveva Benigni negli anni '70, che esordisce una serata, in un teatro pieno di femministe dei circoli ARCI, dicendo: "Buona sera, brutte maiale". Ovviamente un secondo dopo è col culo per terra in strada. E adesso Benigni è Benigni. Chissà che in futuro...

Nessun commento: