28 marzo 2008

Eccomi qui, ma Repubblica.it dov'è?

Eccomi qui, bello come il sole e trincerato nel mezzo dei sinistri più sinistri. Insomma, niente di sorprendente rispetto al 2006. L'effetto “film già visto” è rafforzato dal fatto che, così come ora, nel 2006 non avevo assolutamente intenzione di votare per i partiti a cui ero vicino! Ma attenzione, ecco un nuovo arrivato, il test di Repubblica.it



Che carino eh? Perfetta separabilità tra le due classi dominanti ... Laici progressisti contro i cattivi Confessionali conservatori. Facile facile ed ecco spiegato il panorama politico secondo Repubblica.it.
In “Buongiorno, Notte” di Bellocchio, ad un certo punto uno dei BR apostrafa un'altro dicendogli: “ma che, credi ancora ai sondaggi di Repubblica?!”; e come dargli torto? Il test di Voisietequi usa il multidimensional scaling, che calcola le distanze tra la posizione politica dell'intervistato e quella dei vari partiti. Ma l'MDS non attribuisce nessun significato, a priori, agli assi cartesiani delle coordinate dei punti. Il test di Repubblica invece è più simile a The Political Compass, che usa semplicemente l'analisi fattoriale ed in più attribuisce – a priori – agli assi un certo significato politico: Laico / Confessionale nel caso di Repubblica, ad esempio.

Questa è la classica forzatura in cui si cade quando si usa l'analisi fattoriale, visto che gli assi calcolati dalla analisi fattoriale sono semplicemente quelli lungo i quali si osserva la maggiora varianza dei dati, cosa che non necessariamente implica una data catalogazione (covariation is not causation, darling). Insomma, per farla breve, se anche quelli di Repubblica avessero consapevolmente forzato l'analisi dei dati per far apparire il PD omogeneo al resto della sinistra, è abbastanza facile notare incongruenze nel test e non attribuirgli molta affidabilità. Certo, scorrendo i commenti vedi un sacco di gente che dice “Ehi, c'ha proprio preso con me!”, ma se per questo c'è anche un sacco di gente che pensa che l'umanità si divida in 12 classi perfette, (*) sempre sulla base del “Ehi, con me c'ha preso!”.

Viene da chiedersi – piuttosto – come si faccia a spiegare alla maggioranza delle persone la grande differenza tra Repubblica e Voisietequi: da una parte un metodo non trasparente – che mi puzza di sballato nella migliore delle ipotesi, dall'altra un metodo aperto e collaborativo, che magari non arriverà mai ad avere le interfaccine trendy fatte in flash, ma che sotto il cofano ha degli ingranaggi che possono essere ispezionati da tutti. Al riparo dei sondaggisti di Repubblica.

(*) cmq Rob Brezny non può non starti simpatico!

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