3 giugno 2008

New York I love you, but you're bringing me down


Speravo di essermi lasciato dietro la pioggia, una volta decollato da Zurigo alla volta di Albuquerque, ed invece mi sbagliavo, oh se mi sbagliavo!
Pare che gli aereoporti di New York, sia il JFK che La Guardia, una volta che piove, diventino un casino. E sabato, quando sono atterrato, pare ci sia stata "la tempesta perfetta" (questi americani non possono fare a meno di citare i loro film). Risultato, dopo 3 ore e mezza di ritardo, quella brava gente di American Airlines decide di cancellare il mio volo da JFK a Dallas. Di lì il panico generale. Ho visto cose, uno direbbe. Morale della favola sono finito all'una del mattino (nota: ero atterrato a mezzogiorno) ad un Holiday Inn, io, con un brodo di pollo caldo in due bicchieri di plastica, in una fila di spauriti viaggiatori che come me tornavano dalle loro vacanzette in europa, una festa per le nozze d'argento di un clan di neri, ed un party privato di ebrei con le loro kippah. 3 ore di sonno e poi nuovamente in viaggio. 12 ore dopo l'holiday inn, atterraggio ad Albuquerque (albukerk, albukerki, albiukerki … ancora non si capisce come si chiami, sta città), e poi finalmente Santa Fe. Queste le mie prime 48 ore di viaggio.

continua …