4 settembre 2008

Una storia italiana

Ah, che belli questi governi con le facce nuove!

Tengo Famiglia
ovvero
Una Storia Italiana (*)
«La mia famiglia non poteva permettersi di mantenermi troppo a lungo agli studi, mio padre era un agricoltore. Dovevo iniziare a lavorare e quindi dovevo superare l'esame per ottenere l'abilitazione alla professione». Quindi? «La sensazione era che esistesse un tetto del 30% che comprendeva i figli di avvocati e altri pochi fortunati che riuscivano ogni anno a superare l'esame.
e fin qui, a parte quelli che abitano a Piazza Navona, ci siamo ancora tutti,
Per gli altri, nulla. C'era una logica di casta, per fortuna poi modificata perché il sistema è stato completamente rivisto». E così, «insieme con altri 30-40 amici molto demotivati da questa situazione, abbiamo deciso di andare a fare l'esame a Reggio Calabria».
Dove la nostra Pòrastella passò l'esame, ma questa ormai è storia, è acqua passata, sò cianfrusaglie giovanili. Adesso è Ministro della Repubblica, e tocca darle del Lei. È molto interessante – Debordiano direi – vedere come la nostra se la prenda col Sistema, quando tocca trovare una scusa. Che poi: scusarsi di che, signora mia?, non si sa quanti geografi o scienziati naturali o biologi (era un gran calderone, all'aula studio di Geologia) ho visto andare a Rieti (se non ricordo male) per fare l'esame di stato, dov'è più facile e costa meno (ancora, se non ricordo male). Ècchepperò poi non si son ritrovati n anni dopo a spalare merda sul sistema, magari dalla sala stampa di Palazzo Chigi, stella de mamma mia.

Postfazione

Però però, in tutta questa sordida storia di immeritocrazia, qualcosa di meritorio c'è:
I circa 250 posti nei cinque alberghi cittadini vengono bloccati con mesi d'anticipo, nascono bed&breakfast per accogliere i pellegrini giudiziari, riaprono in pieno inverno i villaggi sulla costa che a volte propongono un pacchetto «all-included»: camera, colazione, cena e minibus andata ritorno per la sede dell'esame.
eppoi dice che gl'Italiani sò scioperati! Santo popolo d'affaristi dico io!