sto leggendo, oppure ho letto, oppure leggerò:
"S." di Gipi. L'ho preso ieri nella mia prima e ultima capata dal fumettaro di Lugano. Il tipo ha guardato il prezzo - in euro - sul retro del libro, e mi ha sparato il doppio in franchi. Pazienza, vorrà dire che mi ributterò sugli ordini postali (domanda: perché i fumettari sono dei negozianti falliti sempre e cmq?). Anyway, sapevo che era stupendo, l'ho letto prima di prendere il treno per mendrisio stamane, e finito stancamente seduto fuori in balcone, seduto coi piedi poggiati sul davanzale, in un meriggio serale che fermati. Ci sarebbe da parlarne.
"Mattatoio n. 5" di K. Vonnegut. Adesso che Vonnegut è morto, lo scopro. Ci sarei arrivato tra qualche anno, avendolo - ingenuamente - confinato nel club di quegli scrittori di fantascienza che vale la pena di approfondire più avanti, con calma. E invece sono stato oggetto di questo regalo molto apprezzato, e sul treno che mi riportava a Lugano l'unica cosa che alleviasse il mio mal di pancia è stato il divorarne buona parte. Adesso con calma mi gusterò il finale, con calma. Mi chiedevo se Douglas Adams si sia mai ispirato a Vonnegut. Entrambi non ci sono più, quindi non glielo possiamo più chiedere..
"Gestapo" di S. Hassel. Credo di aver finito, con questo, la collezione Sven Hassel. Incredibile, a pensarci. Uno dei migliori di Hassel, con le storie di Porta in cui si inseriscono altre storie, in cui se ne inseriscono altre e così via. Sven Hassel è IL caso unico di scrittore mediocre che scrive romanzi fondamentalmente uguali tra loro, e nonostante ciò le storie ti prendono e ti ci affezioni. Hanno un certo stile, le sue storie ed i suoi personaggi; ecco.
Poi avrei voluto parlare di Ferretti con il commesso della libreria Minimum Fax a S. Maria in Trastevere (quello pajaccio ovviamente), ma è in tutta la fretta della scorsa settimana quella cosa è volata via. So life goes.
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