17 febbraio 2009

L'unica cosa

Mentre cucinavo le orecchiette, pensavo -- manco a dirlo -- al declino e alla caduta del partito democratico. Ho un'amica, su Facebook, che supporta attivamente il PD: comprensibilmente, adesso è molto abbattuta. Mi piacerebbe farci una chiacchierata, con questa mia amica. Ovviamente dal vivo -- non su FB. Spiegarle come mai non potrò mai dirmi del PD (ammesso che, nell'ipotetico futuro della mia immaginazione, il PD continui ad esistere), come mai il PD sia frutto di un'idea aberrante e stantia proveniente dagli anni '70, quella di unire definitivamente l'etica democristiana e quella comunista, che sì, per carità, avrebbe potuto certamente funzionare, visto il paese che è l'Italia, ma anche che il PD e Veltroni sono stati fregati dalla tempistica, per via di tutti i gli eventi avvenuti dalla caduta del governo Prodi fino ad oggi. Vorrei anche dirle che un poco la invidio, perché io invece mi trovo in questa specie di limbo, in cui vedo chiaramente che non potrò mai più votare PD [*], mentre dall'altra parte c'è qualcosa che più che i prodromi di una dittatura morbida mi sembra la vita quotidiana degli orchi di Angbad ai tempi del Silmarillion. Lei può essere triste per via del suo ideale, io non riesco nemmeno ad immaginarmi un futuro per la mia nazione.

[*] credo che in altri tempi, e più precisamente nell'immediato dopoguerra, non avrei mai votato PCI, sapendo che i patti lateranensi sono entrati nella costituzione per via di una genialata di Togliatti. Dire che sono in un periodo anticlericale è poco.